Bianca come la neve a Le fiabe sono vere, la rassegna dell’immaginario per bambini

Il racconto dell’ultimo nano. Per “Le fiabe sono vere”, progetto dell’associazione culturale Madimù, mercoledì 3 agosto, alle ore 18.30 nella piazzetta antistante parrocchia san Nicola di Bari, in via Manzoni al quartiere Carbonara, in scena “Bianca come la neve”, testo, regia, scene e luci Michelangelo Campanale, con Luigi Tagliente, voci registrate Catia Caramia e Maria Pascale, costumi Maria Pascale, assistente di produzione Sandra Novellino, tecnici di scena Walter Mirabile e Vito Marra, produzione Crest. Durata 50′. Ingresso libero. Info: www.madimu.it

Tanto tempo fa, in un castello lontano, c’era una Regina, che desiderava tanto avere una bambina. La immaginava con la pelle bianca come la neve che vedeva cadere soffice, con i capelli neri come l’ebano della sua finestra e con le labbra rosse come le gocce di sangue che sgorgarono dal suo dito nel pungersi con un ago. Tanto tempo fa, in un castello lontano che esiste davvero, il castello di Lohr, nasceva una bambina che fu chiamata Maria Sophia Margaretha Catharina von Erthal e che tutti chiamiamo, da secoli, Biancaneve.
Da un posto lontano arriva qualcuno a raccontarci questa storia, arriva con un treno di ricordi, arriva con le sue lanterne, bisogna fare luce nei ricordi, come nei cunicoli bui delle miniere. Porta alla luce gli oggetti realmente toccati da questa bambina e dalla sua mamma, si, la sua mamma, la Regina Claudia Elisabeth Von Reichenstein che, un giorno, la desiderò morta.
Arriva qualcuno che la ricorda, qualcuno che l’ha ascoltata, qualcuno che l’ha vissuta questa storia. Qualcuno che ha conosciuto di persona Biancaneve e che ci racconta una storia fatta di uno specchio parlante, una stringa, di un pettine, di una mela, di un ago, di scarpe arroventate, di lunghi capelli, di forbici, di una bara di cristallo, di un castello e di una bambina che diventava grande.

«Partirà il 31 luglio da piazzetta Eleonora nel quartiere San Pio la nostra rassegna dell’immaginario per bambini. Abbiamo scelto quella piazza perché è un simbolo dell’infanzia negata, della cecità degli adulti a volte incapaci di leggere le richieste dei più piccoli. Tanti gli incontri previsti da luglio a novembre tra spettacoli e laboratori per bambini e ragazzi. Parleremo attraverso le fiabe, racconti così apparentemente semplici che dicono di noi e delle esperienze che la vita ci offre. Il bosco spaventa ma nel bosco dobbiamo passarci perché il bosco è la vita», annota l’associazione culturale Madimù, anche compagnia teatrale nata a Bari nel 2011, che promuove la rassegna. Tutti gli eventi sono gratuiti.

Il progetto “Le fiabe sono vere” rientra tra le attività finanziate dall’accordo di programma tra Ministero della Cultura (MiC) – Direzione Generale Spettacolo e Città di Bari, con l’avviso “Le Due Bari”. In particolare, le risorse finanziarie messe a disposizione sono destinate alla realizzazione di progettualità di spettacolo dal vivo (in tutte le sue declinazioni: teatro, musica, danza, circo e spettacolo viaggiante) anche multidisciplinari, da realizzarsi sul territorio delle aree periferiche del Comune di Bari nel periodo compreso tra fine luglio e metà novembre 2022.

 
Michelangelo Campanale
Artigiano, regista, light-designer, direttore artistico, tecnico di scena e della fotografia, scenografo, formatore e insegnante. Dopo la maturità all’Istituto statale d’arte applicata, consegue con il massimo dei voti il diploma all’Accademia di Belle Arti (sezione scenografia) di Bari. Dedica particolare attenzione al teatro per le nuove generazioni, consapevole che non esistono confini netti tra i generi e meno tra i “pubblici possibili”. Un’innata curiosità e la continua e minuziosa ricerca di “contaminazione dei generi” hanno portato a spettacoli nei quali confluiscono molteplici e diversi linguaggi. Innumerevoli le sue collaborazioni in Italia e all’estero. È regista de La Luna nel Letto, compagnia da lui fondata nel 2002, e direttore artistico del Teatro Comunale di Ruvo di Puglia.
 
Luigi Tagliente
Attore e autore, classe 1979, laureato al Dams di Bologna. Frequenta stage e laboratori a cadenza annuale con Oscar De Summa (1999-2002); il corso propedeutico di formazione dell’attore alla Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone” (2004); la scuola di formazione per giovani burattinai alla Casa di Pulcinella di Bari (2007); i workshop di formazione dell’attore con Danio Manfredini, Elena Bucci e Claudio Morganti all’auditorium TATÀ di Taranto (2011-12); i workshop con Paolo Nani al Teatro Filodrammatici di Milano e con Giuliana Musso alla Corte Ospitale di Rubiera (2018). Collabora stabilmente con il Crest (“La strada delle tartarughe”, “La storia di Hansel e Gretel”, “Biancaneve. La vera storia”, “Bianca come la neve. Il racconto dell’ultimo nano”) e La Luna nel Letto (“La Bella Addormentata”, “Cenerentola. Across the universe”, “Cinema Paradiso”, “L’abito nuovo”). In scena nelle produzioni della giovane compagnia pugliese Charlie Calamaro Avan Project: “Il Commissario Calamaro. Un noir a tinte rosa” (2016, con il sostegno de La Luna nel Letto) e “Hitler nelle vite degli altri”, di cui è anche autore (2019, in coproduzione con La Luna nel Letto, con la collaborazione della Bottega degli Aprocrifi).
 
Crest
Nato a Taranto nel 1977, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Ha prodotto lo spettacolo “Il deficiente” (premio Scenario 2005) e vinto l’Eolo Award 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno con “Biancaneve, la vera storia”, nonché tre edizioni del premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta – Bari) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, dal 23 gennaio 2009 la cooperativa teatrale Crest dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, l’auditorium TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi.
 

crediti immagine: Cristina Chirizzi
 

 

 

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capo ufficio stampa CREST