Biancaneve, la vera storia al Kismet
«Mi piaceva pensare che mia madre oltre al suo specchio vedeva me». Per la ventesima edizione del Festival “Maggio all’Infanzia”, organizzato dalla Fondazione SAT e dai Teatri di Bari, con Italiafestival, venerdì 19 maggio, alle ore 9.30 al Teatro Kismet OperA di Bari, strada San Giorgio Martire 22/f, va in scena “Biancaneve, la vera storia“, scene luci testo e regia Michelangelo Campanale, con Catia Caramia, Maria Pascale, Luigi Tagliente, costumi Maria Pascale, assistente alla regia Serena Tondo, assistente di produzione Sandra Novellino, tecnici di scena Walter Mirabile e Carlo Quartararo, produzione Crest. Biglietto 3 euro. Info: 080.5797667.
Le fiabe sono eterne e di tutti, ma nascono in luoghi precisi. Biancaneve, una delle fiabe più conosciute al mondo, nasce in Germania; le montagne innevate e le miniere profonde di quella terra ci allontanano dall’immaginario americano di Walt Disney, per ridarle la luce che le è propria. Nello spettacolo del Crest, l’ultimo dei sette nani diventa testimone dell’arrivo di una bambina coraggiosa, che preferisce la protezione del bosco sconosciuto allo sguardo, conosciuto ma cupo, di sua madre. Una madre che diventa matrigna, perché bruciata dall’invidia per la bellezza di una figlia che la vita chiama naturalmente a fiorire. Nel bosco Biancaneve aspetta come le pietre preziose che, pazienti, restano nel fondo delle miniere, fino a quando un giorno saranno portate alla luce e potranno risplendere di luce propria ai raggi del sole.
Continua con questo spettacolo il progetto che il Crest condivide con l’immaginario di Michelangelo Campanale (ricordiamo i pluripremiati “La storia di Hansel e Gretel” e “Sposa sirena”), per raccontare ai ragazzi storie che riescano ad emozionarli davvero, senza edulcoranti e senza bugie, ma solo con grande rispetto della loro capacità di comprendere ed elaborare pensieri e opinioni in autonomia, semplicemente sulla strada della crescita.
Nato a Taranto nel 1977, il Crest, acronimo di collettivo di ricerche espressive e sperimentazione teatrale, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Inserito dal 1992 dalla presidenza del Consiglio dei Ministri nell’elenco delle “… compagnie che svolgono ad alto e qualificato livello attività nel campo del teatro per l’infanzia e la gioventù”, il Crest ha scelto quali interlocutori privilegiati i bambini, i ragazzi e i giovani, con l’intento di creare un punto di riferimento culturale e professionale forte. È stato finalista per il Premio ETI-Stregagatto con gli spettacoli “La neve era bianca” nel 1999, “La mattanza” nel 2000, “Cane nero” nel 2001 ed ha prodotto lo spettacolo vincitore del Premio Scenario 2005, “Il deficiente”. Ha vinto il Premio “L’uccellino azzurro” (Festival “Ti Fiabo e Ti Racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (edizioni 2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013).
photo © Tea Primiterra