Biancaneve, la vera storia vince l’Eolo Award 2018

«Specchio, specchio delle mie brame…». Nessun dubbio a proposito. La più bella del reame è “Biancaneve, la vera storia” del Crest. Lo spettacolo di Michelangelo Campanale, interpretato da Catia Caramia, Maria Pascale e Luigi Tagliente, costumi Maria Pascale, assistente alla regia Serena Tondo, assistente di produzione Sandra Novellino, tecnici di scena Walter Mirabile e Carlo Quartararo, ha vinto l’Eolo Award 2018. I premi (dedicati a Manuela Fralleone) ai migliori spettacoli di teatro ragazzi della scorsa stagione secondo la rivista online “Eolo” diretta da Mario Bianchi, gli Eolo Awards, sono stati consegnati giovedì 3 maggio al Teatro Bruno Munari di Milano. Alla cerimonia di premiazione della tredicesima edizione degli autorevoli riconoscimenti italiani del settore erano presenti Clara Cottino, presidente del Crest, e Michelangelo Campanale, autore e regista del lavoro teatrale.
La motivazione del premio. «Perché mettendo al centro il tema della bellezza, vista non solo nel suo aspetto esteriore, ma piuttosto nella profondità dell’essere umano, lo spettacolo pone magnificamente in risalto “le trame speciali” di cui ancor oggi la celebre fiaba si nutre, esaltandole in una cornice di assoluta bellezza, realizzata attraverso tutti gli aspetti tecnici e scenografici in cui il teatro si manifesta, luci, musiche, scene, costumi creati con assoluta perizia da Michelangelo Campanale. L’Eolo Award intende anche premiare tutta l’attività della compagnia pugliese, guidata con pervicacia da Clara Cottino, che opera in un luogo di Taranto così difficile da abitare, non solo con il teatro, come il quartiere Tamburi».
«Quarant’anni. Di lavoro teatrale, perlopiù da nomadi. E tutti, proprio tutti, con i bambini, i ragazzi e i giovani quali interlocutori privilegiati. Saloni casalinghi, garage, palestre scolastiche, scantinati, teatri lontani chilometri da casa, masserie, e, per ultimo, il TaTÀ. È lungo l’elenco dei luoghi che hanno visto nascere i nostri spettacoli. Brutti, meno belli, bellissimi da spezzare il cuore. Il teatro italiano ci ha conosciuto così, con molti spettacoli che puzzavano di umido, ci ha apprezzato, ci ha premiato anche. Quarant’anni. Un compleanno importante per il Crest. Da festeggiare. Con un nuovo lavoro teatrale destinato ai ragazzi, ovviamente. Ecco “Biancaneve, la vera storia“», annota Clara Cottino, presidente del Crest.
Quasi un anno fa, il 19 maggio, la prima nazionale al Teatro Kismet di Bari, all’interno della 20ma edizione del “Maggio all’Infanzia”. E in quella occasione Mario Bianchi, direttore di “Eolo”, aveva scritto «Michelangelo Campanale ha regalato ai tarantini del Crest, compagnia che ha compiuto da poco i 40 anni di attività, il più bello spettacolo del Festival, “Biancaneve, la vera storia“». Pochi mesi dopo, il 3 dicembre, il lavoro teatrale si è aggiudicato l’edizione 2017 del Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati, nell’ambito della 36ma edizione del Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi, il festival più antico d’Italia.
Ebbene sì, stavolta “lo specchio delle brame” non ha voltato le spalle. Alla bellezza.

BIOGRAFIA

Crest
Nato a Taranto nel 1977, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Inserito dal 1992 dalla presidenza del Consiglio dei Ministri nell’elenco delle “compagnie che svolgono ad alto e qualificato livello attività nel campo del teatro per l’infanzia e la gioventù”, il Crest ha scelto quali interlocutori privilegiati i bambini, i ragazzi e i giovani, con l’intento di creare un punto di riferimento culturale e professionale forte. È stato finalista per il Premio ETI-Stregagatto con gli spettacoli “La neve era bianca” nel 1999, “La mattanza” nel 2000, “Cane nero” nel 2001 ed ha prodotto lo spettacolo vincitore del Premio Scenario 2005, “Il deficiente”. Si è aggiudicato tre edizioni del Premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). Ha vinto l’Eolo Award 2018 e l’edizione 2017 del Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati (XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi) con lo spettacolo “Biancaneve, la vera storia”. Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, dal 2009 dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, il TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi.

photo © Gemma Rossi