Nel bosco addormentato | matinée scolastica

«Liberamente ispirato a Charles Perrault, ai fratelli Grimm, a Tahar Ben Jelloun, a Giambattista Basile, a Italo Calvino e a tutti coloro che un giorno nel bosco hanno incontrato la Bella Addormentata e ce l’hanno raccontato».  Per il cartellone “La scena dei ragazzi“, rassegna per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado promosso dal Comune di Taranto, lunedì 21 novembre, alle ore 10.30 all’Auditorium TaTÀ di Taranto, in via Deledda ai Tamburi, in scena “Nel bosco addormentato”, drammaturgia Stefania Marrone e Cosimo Severo, regia Cosimo Severo, con Bakary Diaby, Miriam Fieno, Raffaella Giancipoli, Matteo Miucci, Fabio Trimigno, musiche originali Fabio Trimigno, Luca Lalla, Vincenzo Raddato, scene e costumi Iole Cilento e Porziana Catalano, disegno Luci Giuseppe De Luca, vincitore premio Eolo 2011 come migliore novità, premio Rosa d’oro 2010 e premio L’Uccellino azzurro 2011, produzione Bottega degli Apocrifi. Genere: teatro d’attore, musicale, teatro danza. Durata 55’.

In una notte di luna piena la regina di un reame fantastico esprime il desiderio di avere una figlia. Aiutata dalla Fata Bianca, bellissima ma senza cuore, la regina ottiene che il suo sogno si avveri, ma ad una condizione a lei ignota: “quando la principessa compirà 16 anni si pungerà con un ago da cucito e morirà”. Una fata buona, sconvolta da questa terribile sentenza, riesce ad attenuare il maleficio, ottenendo che la fanciulla si addormenti per cento anni in attesa che un principe innamorato la risvegli.

Nonostante siano state rappresentate innumerevoli versioni della fiaba “La bella addormentata”, lo spettacolo della Bottega degli Apocrifi ha la straordinaria capacità di sorprendere lo spettatore sfruttando fantasiose trovate che mirano a sovvertire i canoni classici della caratterizzazione dei personaggi: la fata cattiva è bellissima e chiamata “fata bianca”; la luna è nera ed ironica; le due fate madrine hanno modi rudi…

La fiaba, intrisa di valori sociali attuali, è raccontata dal punto di vista della fata sbadata ed è arricchita dalla presenza di nuovi e originali personaggi, tra i quali spicca il clown triste che tenta di rubare con un secchio i raggi della luna.

Lo splendido principe che risveglierà la bella addormentata dal suo sonno secolare ha la pelle scura: il tema dell’integrazione razziale diviene così il reale lieto fine. Lo spettacolo possiede diversi livelli di lettura e comprensione, può essere seguito a livello di pura trama o essere apprezzato per una serie di citazioni e rimandi cinematografici che gli insegnanti potranno facilmente individuare e utilizzare per nuovi approfondimenti in classe.

Bottega degli Apocrifi. Nasce a Bologna nel 2000 nelle aule del CIMES (Centro di Musica e Spettacolo) dall’incontro tra il regista Cosimo Severo, la drammaturga Stefania Marrone e il musicista Fabio Trimigno e nel 2004 compie una migrazione controcorrente trasferendosi a Manfredonia (Foggia), città d’origine di alcuni membri del gruppo, scommettendo che il teatro possa essere un lavoro anche in Italia, anche a Sud. La vicinanza a Borgo Mezzanone, che ha ospitato fino allo smantellamento il CARA (Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo) più grande del Mezzogiorno, l’ha trasformata in una compagnia multietnica. Nel 2010 si avvicina alle nuove generazioni, immaginando i più giovani – di cui fa quotidiana esperienza nei laboratori teatrali e musicali – come pubblico, e produce il pluripremiato “Nel bosco addormentato”, seguito da “Schiaccianoci swing”, “Sinbad il viaggiatore”, “Il carnevale degli animali – Esopo in Africa”.

Info e prenotazioni al numero 099.4725780: Ufficio Scuola Crest, interni centralino 3 (Cinzia Sartini, responsabile) e 8 (Carla Molinari).

 


 

Il progetto “La scena dei ragazzi” è promosso dal Comune di Taranto e dal Teatro Pubblico Pugliese, in collaborazione con il Crest.

crediti immagine: Studio P2

 

 

 

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