L’arte di TaTÀ
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L’arte di TaTÀ
drammaturgia Cira Santoro e Silvia Traversi, ispirato alla commedia “Il figlio di Pulcinella” di Eduardo De Filippo, regia e coreografie Silvia Traversi, con Angela Iurilli, Nico Masciullo, Pietro Minniti, Damiano Nirchio, Sandra Novellino, direzione musicale Alessandro Nidi, maestro collaboratore Ettore Papadia, collaborazione artistica Letizia Quintavalla, scenografia e costumi Andrea Indellicati, recording Mustafà Céngič, luci Vito Marra, in collaborazione con Centro Artistico Musicale Paolo Grassi – Festival della Valle d’Itria
Pulcinella è stato cacciato dal mondo degli uomini perché nessuno ha più bisogno di lui. E’ vecchio, non indossa più la maschera. Pulcinella è morto per il mondo degli uomini e vive in solitudine. Quelli che tornano a trovare il vecchio sono invece i suoi figli: quattro giovani Pulcinella cresciuti altrove, lontano da quel padre abituato a fare il servo e a divertire il padrone in ogni occasione. Il conflitto con il padre sarà inevitabile. La macchia nera sul viso, che hanno ereditato, li ha resi diversi, “mezzi bianchi e mezzi neri”, emarginati e obbligati a fingere in conflitto tra ciò che sono e ciò che vorrebbero essere. Ma alla fine i figli di Pulcinella cresceranno e decideranno di riscattare la figura del vecchio padre che dietro quella maschera aveva solo nascosto il bisogno di sopravvivenza dei poveri.