favole&TAmburi 2018_19
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la stagione 2018_19 all’Auditorium TaTÀ
rassegna domenicale di teatro ragazzi
11 novembre 2018, ore 18
Crest
COME IL BRUTTO ANATROCCOLO
da Hans Christian Andersen | testo e regia Sandra Novellino e Delia De Marco | con Alessandra Ardito, Delia De Marco, Paolo Gubello, Giuseppe Marzio | scenotecnica e luci Michelangelo Campanale | costumi Maria Pascale | cura del movimento Valentina Elia | musiche originali Mirko Lodedo | consulenza artistica Giovanni Guarino | aiuto regia Antonella Ruggiero | assistente di produzione Jlenia Mancino | tecnico luci Vito Marra
«Che cosa importa essere nati in un pollaio di anatre, quando si è usciti da un uovo di cigno?». Chiosa Christian Andersen nel bel mezzo della sua favola, mettendo in chiaro una delle “letture” possibili delle avventure e disgrazie che capitano ad un anatroccolo nato più grosso e più alto dei suoi fratelli. Un piccolo che accetta il suo destino di BRUTTO, senza nascondersi, ed anzi lascia le ali protettrici di mamma anatra per il suo solitario viaggio di conoscenza del mondo e dei suoi abitanti. Case, cortili, prati e canneti ogni volta nuovi e diversi, abitati da tanti e diversi animali che con alterigia rivendicano il diritto di imporre le proprie regole e abitudini solo perché sono arrivati prima ad abitare quell’angolo di mondo. Il loro angolo, il mondo.
Brutto, l’anatroccolo, nel suo cammino non si arrenderà mai alle regole e alla superbia altrui, ed ogni volta riprenderà il viaggio, sopportando il vento ed il ghiaccio, accettando spintoni e insulti. Crescerà e imparerà a riconoscere e ad amare ciò che appartiene alla sua natura, come l’acqua e il volo. Si scoprirà cigno e, per la prima volta, non avrà paura ma pudore.
Proprio come un bambino quando si scopre ragazzo.
dai 5 anni | teatro d’attore | durata 50 min
Crest
Nato a Taranto nel 1977, porta avanti in un ambiente difficile – sia socialmente che culturalmente – un discorso teatrale coerente e innovativo, raccontando vite complicate, sogni ostinati, incontri tra culture e condizioni differenti, cercando di coniugare i linguaggi della tradizione con quelli della ricerca teatrale contemporanea. Ha scelto quali interlocutori privilegiati i bambini, i ragazzi e i giovani, con l’intento di creare un punto di riferimento culturale e professionale forte. È stato finalista per il premio Eti-Stregagatto con gli spettacoli “La neve era bianca” nel 1999, “La mattanza” nel 2000, “Cane nero” nel 2001 ed ha prodotto lo spettacolo vincitore del premio Scenario 2005, “Il deficiente”. Si è aggiudicato tre edizioni del premio “L’uccellino azzurro” (festival “Ti fiabo e ti racconto” di Molfetta) con gli spettacoli “La storia di Hansel e Gretel” (2009 e 2015) e “Sposa sirena” (2013). Ha vinto l’Eolo Award 2018 come migliore spettacolo di teatro ragazzi dell’anno e l’edizione 2017 del Premio Padova – Amici di Emanuele Luzzati (XXXVI Festival Nazionale del Teatro per i Ragazzi) con lo spettacolo “Biancaneve, la vera storia”. Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, dal 2009 dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, il TaTÀ, nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi.
LOVE IS IN THE AIR. Confessioni di un giocoliere
di e con Andrea Farnetani | messa in scena e direzione Emanuele Avallone | costumi e oggetti di scena Andrea Farnetani | disegno luci Domenico De Vita
Andrea Farnetani mostra i retroscena della vita di un giocoliere. Gli spettatori saranno in grado di ascoltare i pensieri dell’artista che si esibisce per il loro divertimento. Scopriranno che dietro la facciata brillante e rassicurante del performer si cela un uomo con la sua giostra di dubbi e ossessioni, una colossale ansia da prestazione e un dualismo atavico tra successo e fallimento. Uno spettacolo per tutta la famiglia che sa divertire e stupire per l’eccellente valore dei virtuosismi d’altri tempi e, al contempo, sa commuovere perché un uomo si mette a nudo di fronte ai suoi simili.
tout public | teatro circo | durata 60 min
Andrea Farnetani
Romano, dopo aver conseguito la laurea triennale in Scienze dell’Architettura, si dedica anima e corpo allo studio della giocoleria e dell’arte di strada. Nel 2006 frequenta il corso di formazione della Scuola Romana di Circo, proseguendo poi da autodidatta attraverso viaggi e incontri. La sua ricerca sul clown contemporaneo lo porta allo studio delle tecniche circensi, della danza, del teatro e della magia. Con i suoi spettacoli gira per festival e rassegne di tutto il mondo, diffondendo il suo amore per la risata. Nel 2006 fonda la compagnia Smile Carucci con Jacopo Candeloro. Nel 2011 comincia la sua ricerca da solista. Nel 2014 vince con lo spettacolo ” Trick-nic” il “pavè d’or” al festival des artistes de rue di Vevey (Svizzera). Nel 2014 con Antonio Coluccio fonda La Compagnia Bellavita. Dal 2015 collabora con il Circo el Grito con vari progetti, tra cui gli spettacoli “The King of Swing” con la grande Emanuele Urso Band, “Serendipity”, “Bagatelle et Frascherie”, “Spettacolare Conferenza”, “Johan Sebastian Circus”, “Caffè Bach”. Dal 2015 vive a Celleno, in provincia di Viterbo, e collabora con il Circo Verde, organizzando stage, corsi e il festival di artisti di strada Teverina Buskers.
9 dicembre 2018, ore 18
La Luna nel Letto / Tra il dire e il fare
CAPPUCCETTO ROSSO
con i danzatori della Compagnia EleinaD Claudia Cavalli, Erica Di Carlo, Francesco Lacatena, Marco Curci, Roberto Vitelli | drammaturgia, regia, scene e luci Michelangelo Campanale | coreografie Vito Cassano | assistente alla regia Annarita De Michele | costumi Maria Pascale | video Leandro Summo | in coproduzione con Teatri di Bari e Crest | con il sostegno della scuola di danza Artinscena | spettacolo vincitore Festebà 2018 e Infogiovani 2018 (Young&Kids – FIT Festival di Lugano)
Un lupo si prepara a cacciare. Qualsiasi animale del bosco, può andar bene; l’importante è placare la fame. Ma la sua preda preferita è Cappuccetto Rosso. Come in un sogno ricorrente o in una visione, cura ogni dettaglio della sua cattura: un sentiero di fiori meravigliosi è l’inganno perfetto. Questo però gli costerà la vita. Così è scritto, da sempre. In questo show che chiamiamo vita, egli non è soltanto un lupo, ma IL LUPO, che non vince… ma non muore mai.
Michelangelo Campanale dirige un gruppo di danzatori-acrobati affrontando la più popolare tra le fiabe, “Cappuccetto Rosso”, che arriva da lontano e grazie alla scrematura del tempo racconta argomenti legati alla vita, in maniera semplice, ma esatta.
Le relazioni tra i personaggi e la dinamica della storia si rivelano sulla scena attraverso il corpo, il linguaggio non parlato, ispirato all’immaginario dei cartoni animati di inizio ‘900. Le luci, i costumi e le scene si compongono in una danza di simboli, citazioni pittoriche (Goya, Turner, Bosch, Leonardo da Vinci), che ridisegnano la fiaba con la semplicità di ciò che vive da sempre e per sempre.
dai 5 anni | teatro d’attore e danza | durata 50 min
Tra il dire e il fare / La Luna nel Letto
Costituita come associazione culturale nel 1994 a Ruvo di Puglia (Bari), si occupa prevalentemente di promuovere e diffondere la cultura, intesa come luogo privilegiato di ricerca e sperimentazione del gioco, delle arti figurative, della musica, della danza, del teatro. Dall’Associazione è sorta nel 2002 la compagnia La luna nel letto con cui sono stati prodotti diversi spettacoli di teatro ragazzi a seguito di un lungo e attento percorso di ricerca sull’immaginario, i desideri e i bisogni infantili e giovanili. Ha ottenuto due Eolo Awards: nel 2010 con “Senza Piume” come migliore novità e nel 2011 con “Il vecchio e il mare”, dall’omonimo romanzo breve di Ernest Hemingway, come miglior spettacolo italiano di teatro per le nuove generazioni. Nel 2016 con le sue ultime produzioni, “SeMino” e “Cinema Paradiso”, è stata invitata al Festival Iberoamericano de Teatro de Bogotà in Colombia e al Festival Internacionál 5 de Mayo a Puebla in Messico. Dal 2008 gestisce il Teatro comunale di Ruvo di Puglia.
6 gennaio 2019, ore 18
Quartier Libre
IMAGINE-TOI
di e con Julien Cottereau | regia Erwan Daouphars | collaborazione artistica Fane Desrues | luci Idalio Guerreiro | suono Morgan Marchand | costume Renato Bianchi
All’improvviso una goccia d’acqua cade, poi si sentono dei passi che si avvicinavano. Fra rombi minacciosi e fischi, spunta sul palco un personaggio dal fisico incerto, vestito con pantaloni troppo corti e con un buffo cappello. Nessun arredamento, nessun artificio: soltanto un personaggio che grazie al suo talento di mimo crea un mondo di mostri e principesse, un mondo di tenerezza e di emozione con grazia e semplicità. Uno spettacolo universale che si rivolge a ciò che l’umanità ha di più bello, più raro e di più caro: il mondo dell’infanzia, che egli fa in modo che sia ritrovata con stupore.
tout public | teatro circo | durata 75 min
Julien Cottereau
Nato nel 1969 a Le Mans, studia all’Ecole Nationale Supérieure des Arts et Techniques du Théâtre di Lione (già Ecole de la Rue Blanche) con insegnanti come Alain Knapp, Pierre Tabard e Aurélien Recoing, frequentando successivamente uno stage di clown con Philippe Gaulier. Nel 1994 viene scoperto dal Cirque du Soleil mentre si esibisce per le strade di Parigi ed entra a far parte del circo più famoso del mondo, in tour mondiale fino al 2005, con lo spettacolo “Saltimbanco”, in cui interpreta Eddy, mimo solista clown. Parallelamente, nel 2002 fonda “Clown senza frontiere”, associazione non governativa che organizza spettacoli in tutto il mondo per i bambini vittime di guerra e povertà. Questo impegno umanitario lo porta in Palestina, Afghanistan e Sudan, influenzando profondamente la sua pratica teatrale. Nel 2006 debutta “Imagine-toi”, one man show in cui si propone come clown, mimo e rumorista. In Francia, questo moderno Arlecchino, meglio conosciuto come Eddy the Clown, ha ottenuto i più importanti riconoscienti teatrali (Beaumarchais 2003, Molière 2007, SACD 2008).
20 gennaio 2019, ore 18
Teatrop
PINOCCHIO TESTADURA
di Greta Belometti ispirato al testo di Gianni Rodari | regia Piero Bonaccurso | con Greta Belometti | disegni di sabbia Greta Belometti
Ancora una volta il protagonista è lui, Pinocchio, il burattino più famoso del mondo. Stavolta le sue avventure sono narrate in rima, ispirandosi ai testi del maestro della letteratura per ragazzi Gianni Rodari. Alla maniera dei cantastorie il racconto è supportato da immagini che prendono forma su un tabellone speciale. I quadri sono realizzati dal vivo, armoniosamente creati con la tecnica della sand art dall’attrice. I disegni appaiono, scompaiono e si trasformano al ritmo della musica e al suono delle parole, si susseguono e si trasformano manipolando e trasformando in figure la sabbia proiettata su un grande schermo. Il racconto prende vita dall’unione di parola, musica e disegno. Anche Pinocchio c’è, ma non si vede, grazie alla tecnica delle ombre…
dai 5 anni | teatro d’attore e animazioni in sand art | durata 50 min
Teatrop
È da oltre quarant’anni centro di ricerca e formazione teatrale con sede a Lamezia Terme (Catanzaro). Nel 1976 diventa compagnia teatrale professionistica, dopo essere stata per un breve periodo collettivo e circolo culturale di studenti universitari. Dagli anni ‘80 organizza il festival di teatro in strada “TeatrOltre” (nel 1986 la prima edizione con artisti e gruppi nazionali e internazionali, dal 2010 anche festival-vetrina di teatro ragazzi) e la rassegna di teatro per le scuole “Teatro Ragazzi” (dal 1988 in cartellone compagnie professioniste specializzate nel teatro per l’infanzia e la gioventù). Organizza laboratori, seminari, corsi d’aggiornamento, scambi culturali in Italia e in Europa. Nel 2009 lo spettacolo “Olèe” vince il premio Ribalta come miglior attrice, nel 2013 lo spettacolo “La maledizione del sud” i premi come miglior attore e il premio della giuria al festival “AvantiAttori!”. Le ultime produzioni “Il Pifferaio Magico”, “Gli orti della luna” e “Pinocchio Testadura” utilizzano l’innovativa e affascinante tecnica della sand art, di cui la compagnia è specializzata.
3 febbraio 2019, ore 18, ore 18
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus
HANS E GRET
testo e regia Emma Dante | con Manuela Boncaldo, Salvatore Cannova, Clara De Rose, Nunzia Lo Presti, Lorenzo Randazzo | scene Carmine Maringola | costumi Emma Dante | luci Cristian Zucaro | assistente alla regia Claudio Zappalà | assistente di produzione Daniela Gusmano | tecnico audio e luci Agostino Nardella
In una capanna vuota e desolata con i muri scorticati e il pavimento fatto di terra e radici vive una famiglia molto povera: il taglialegna, la matrigna, Hans e Gret. La catapecchia è ammobiliata soltanto da alcune sedioline sulle quali la famiglia dorme, mangia, si intristisce e si rianima di sogni. Per colpa della miseria, Hans e Gret vengono abbandonati nel bosco dove una vecchia meggera li fa prigionieri. Ma i due bambini coraggiosi riescono a uccidere la strega e a ritornare a casa, salvando il padre dalla morte.
Una favola tremenda sulla miseria, una riflessione spietata sulla sopravvivenza a scapito dei più deboli. Ma Hans e Gret non si arrendono, con allegria superano gli ostacoli e con la fantasia riempiono i piatti per nutrirsi quotidianamente e riuscire ad andare avanti.
Una nuova favola di Emma Dante, autrice e regista palermitana tra i migliori talenti della scena contemporanea, che esplora il tema della famiglia e dell’emarginazione attraverso una poetica di tensione e di follia, nella quale non manca una punta di umorismo.
dai 5 anni | teatro d’attore | durata 60 min
Emma Dante
Palermitana, drammaturga e regista, si è diplomata a Roma nel 1990 all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Nel 1999 costituisce a Palermo la compagnia Sud Costa Occidentale con la quale vince il premio Scenario 2001 per il progetto “mPalermu” e il premio Ubu 2002 come novità italiana. Nel 2001 vince il premio Lo Straniero, assegnato da Goffredo Fofi, come giovane regista emergente, nel 2003 il premio Ubu con lo spettacolo “Carnezzeria” come migliore novità italiana e nel 2004 il premio “Gassman” come migliore regista italiana e il premio della critica (Associazione Nazionale Critici del Teatro) per la drammaturgia e la regia. Nel 2005 vince il premio Golden Graal come migliore regista per lo spettacolo “Medea”.
Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus
Riconosciuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo quale Centro di Produzione Teatrale, è sostenuta da Regione Piemonte, Città di Torino e Compagnia di San Paolo. Prosegue la missione individuata alla fine degli anni ‘70 dai fondatori del Teatro dell’Angolo, continuandone il quarantennale percorso storico-artistico, volto a diffondere la cultura teatrale tra i giovani e a favorirne l’incontro con altre espressioni artistiche. Tra le sue attività principali, l’intervento sul territorio, con progetti rivolti a insegnanti, educatori, oltre naturalmente a bambini, ragazzi, giovani e alle loro famiglie. Collabora con le istituzioni italiane ed estere e con gli enti territoriali, operando coproduzioni, progetti e iniziative di ospitalità.
24 febbraio 2019, ore 18
Equilibrio Dinamico
LO SCHIACCIANOCI E L’IMPETUOSA CLARA
liberamente ispirato all’opera “Lo schiaccianoci” di Hoffman | ideazione e coreografie Roberta Ferrara | in scena Tonia Laterza, Nicola De Pascale, Camilla Romita, Beatrice Netti, Serena Angelini | costumi Roberta Ferrara ed Enzo Toma | tecnica Giuseppe Pesce
È la sera della vigilia di Natale dove i confini tra realtà e sogno hanno il magico potere di dissolversi. Clara e tutti gli altri bambini attendono con grande trepidazione l’arrivo del padrino Drosselmeyer, un personaggio di quelli a cui solo Hoffman ha saputo dar vita, che passa con naturalezza dalla dimensione reale a quella dei sogni. Drosselmeyer porta con sè tante improvvise emozioni ai bambini: grazie a lui Clara conoscerà il misterioso mondo dello Schiaccianoci. Tale magico giocattolo accompagnerà l’impetuosa e coraggiosa Clara in un viaggio nel suo mondo fatto di fate, fiori e tanti giocattoli. Clara affiancherà lo Schiaccianoci nella battaglia contro i topi, guidati dalla perfida matrigna della Regina dei Topi, che desidera minacciare il meraviglioso regno. Sconfitti i maligni topi, Drosselmeyer trasformerà Clara in una principessa e lo Schiaccianoci in un bel principe e li accompagnerà in un viaggio verso un mondo incantato nel bel mezzo di una tormenta di neve, alle cui porte vi sarà ad attenderli la Fata Confetto che si unirà a loro attraverso danze e festeggiamenti.
Silenzio! Sta per farsi giorno e il sogno di Clara sta per svanire con il suo risveglio ma una cosa è certa: il coraggio e l’amore alla fine vincono sempre, come nelle fiabe cosi anche nella realtà.
dai 4 anni | teatrodanza | durata 50 min
Equilibrio Dinamico
Fondata e diretta da Roberta Ferrara, nasce nel 2011 a Pezze di Greco, in provincia di Brindisi, come compagnia giovanile per offrire nel Sud Italia concrete possibilità di formazione e tirocinio. Dal 2014, con sede operativa a Bari e la condirezione artistica di Vincenzo Losito, decide di focalizzare la sua mission scegliendo un modo operandi che si contraddistingue da subito per una scelta di network della danza contemporanea, costruendo un repertorio versatile, eclettico, dinamico e trasversale con prime italiane a firma di coreografi internazionali come Roberta Ferrara, Bert Uyttenhove, Matthias Kass, Clement Bugnon, Gaetano Montecasino, Igor Kirov. Nel 2014 nasce il progetto Experimental con l’intento di valorizzare scambi culturali tra Italia ed estero, sostenuto dal circuito regionale di promozione Teatro Pubblico Pugliese e dagli Istituti Italiani di Cultura di Colonia, Messico, New York, Atene. Dal 2014 a tutt’oggi il repertorio della compagnia è programmato all’interno di teatri e festival internazionali in Italia, Usa, Cina, Messico, Singapore, Belgio, Germania, Grecia, Albania, India, Giappone, Spagna con ottimo successo di critica e pubblico.
10 marzo 2019, ore 18
Teatro del Buratto
BECCO DI RAME
dal libro di Alberto Briganti | adattamento drammaturgico Ira Rubini | ideazione e messa in scena Jolanda Cappi, Giusy Colucci, Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco | musiche originali Andrea Ferrario | in scena Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco | voci Francesco Orlando, Flavia Ripa, Valentina Scudieri, Nadia Milani, Serena Crocco | pupazzi Chiara De Rota e Linda Vallone | scenografie e oggetti Raffaella Montaldo, Nadia Milani, Matteo Moglianesi, Serena Crocco | luci Marco Zennaro | spettacolo vincitore Eolo Award 2018 per il teatro di figura
Uno spettacolo che racconta, con la magia del teatro su nero, una storia dove la metafora del mondo animale aiuta ad affrontare con la giusta leggerezza ma con profondità temi importanti come quelli della diversità, della disabilità e dell’importanza di essere accolti, accettati e desiderati, nonostante una fisicità diversa o un’abilità diversa rispetto a quelle ritenute “normali”. Becco di Rame è ispirato a una storia vera, quella di un’oca tolosa che una notte, lottando con una volpe per difendere la fattoria, perde la parte superiore del becco. Ma il “vero” veterinario Briganti, poi autore di questa fiaba moderna, le ha creato una protesi di rame che le permette di continuare a vivere una vita normale tra gli altri animali nonostante la disabilità acquisita. Lo spettacolo narra così la sua storia reinventata per il teatro: da pulcino che arriva alla fattoria, alla conoscenza degli animali tra cui galline brontolone e maiali affettuosi, alla perdita del becco, alla sua nuova vita.
dai 3 anni | teatro d’animazione su nero | durata 55 min
Teatro del Buratto
Nato nel 1975, ha da sempre indirizzato la produzione con un’attenzione particolare al momento musicale, all’aspetto pittorico, grafico e di immagine, nella direzione di un teatro “totale”, dove alle consuete tecniche d’attore, che fanno uso di linguaggi verbali e gestuali, si accompagna una ricerca nel teatro d’animazione (pupazzi, oggetti, forme) secondo le tecniche più diverse: teatro su nero, pupazzo indossato e altre. Qualificato come primo Centro di Teatro Ragazzi e Giovani della Città, è riconosciuto a livello nazionale dal MiBACT. All’attività di produzione si affianca un’intensa attività di ospitalità che si svolge per il settore ragazzi su più sale, sia a Milano che in provincia. Da alcuni anni ha dato vita a “IF festival internazionale di teatro di immagine e figura”, con scambi e ospitalità nazionali e internazionali. Con lo spettacolo “Becco di Rame”, una dolcissima storia a lieto fine, dedicata a tutti quelli che dopo una brutta avventura trovano la forza e il coraggio di innamorarsi di nuovo della vita, ha vinto il premio Eolo Award 2018 per il teatro di figura.
24 marzo 2019, ore 18
Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata / Il Laborincolo / PaneDentiTeatro
ZAC, COLPITO AL CUORE
di Marco Lucci, Enrico De Meo, Simone Guerro | regia Simone Guerro | con Marco Lucci ed Enrico De Meo | muppets e burattini Marco Lucci | scenografie Frediano Brandetti | musiche Simone Guerro | spettacolo vincitore Eolo Award 2016 come migliore novità di teatro di figura
«Sono Zac, scrivo storie d’avventura. Questo è tutto». Così si presenta il protagonista di questo spettacolo, sicuro di sé e abile nell’inventare storie di draghi e cavalieri coraggiosi. Sembra tutto perfetto, finché non gli chiedono di scrivere una storia d’amore. Ma l’amore non fa per lui: «L’amore non ha nulla in comune con il coraggio e l’avventura!». Lo scrittore dal “cuore di ghiaccio” si ritroverà, suo malgrado, coinvolto in una storia tra sogno e realtà, fatta di conigli che si vogliono sposare, tenere effusioni, canzoni sdolcinate e promesse di matrimonio: proprio la storia rifiutata da Zac. Il problema è che il nostro scrittore ha chiuso sotto chiave il proprio cuore e non lo vuole ammettere. E allora, cosa farà Zac in questa storia d’amore? Cederà al richiamo della volpe che risolve tutto in un boccone? Oppure troverà il coraggio di liberare il proprio cuore? Ma per fare questo ci vuole coraggio.
In scena un attore e dei muppets animati a vista, un dialogo tra elementi reali e simbolici, i personaggi di un sogno: un coniglio in giacca e cravatta ubriaco d’amore, la sua amata che danza in un candido abito da sposa, una volpe affamata che si muove in silenzio, come l’ombra nera di Zac uscita dal suo specchio. Una scena essenziale, una storia costruita con elementi semplici ma vivi e veri che sanno parlare a tutti di un tema che va dritto al cuore: la paura di amare.
dai 3 anni | teatro d’attore e di figura | durata 50 min
Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata (ATGTP)
Nata nel 2014, è l’evoluzione dalla collaborazione tra l’Associazione Teatro Giovani e il Teatro Pirata, due realtà di lungo corso e professionalità che si occupano di teatro educazione, teatro sociale, formazione del pubblico e produzione teatrale per le giovani generazioni. Da più di 30 anni operano su tutto il territorio nazionale contando sul riconoscimento del MiBACT e come ente di formazione del Miur e della Regione Marche. L’ambito di riferimento è il Teatro Educazione e il Teatro Ragazzi, due settori diversi e allo stesso tempo complementari, due facce di una stessa medaglia, quella del teatro che incontra l’educazione. La qualità artistica del progetto dell’Associazione sta nella capacità di aver intrecciato in modo virtuoso e indissolubile i due pilastri dell’attività, ovvero la produzione e circuitazione di spettacoli di elevato livello artistico alla promozione e formazione del pubblico. Questi due ambiti di lavoro traggono ciascuno energia dall’altro, alimentandosi a vicenda e dando origine ad un interessante ed articolata attività di sostegno allo spettacolo dal vivo. Le due iniziative di punta sono la Rassegna nazionale di Teatro della Scuola e la Stagione di Teatro Ragazzi, che da oltre 30 anni coinvolgono migliaia di ragazzi e giovani con le loro famiglie ed insegnanti. L’ATGTP ha anche tutta la meritevole storia di produzione teatrale, eredità del Teatro Pirata: un coinvolgente e spericolato viaggio nel grande mare del teatro in cui gli artisti affrontano e si confrontano con le molteplici tecniche espressive appartenenti all’universo dei burattini e delle arti figurative e al teatro d’attore.
7 aprile 2019, ore 18
Accademia Perduta / Romagna Teatri
UN TOPO… DUE TOPI… TRE TOPI. Un treno per Hamelin
di Claudio Casadio, Giampiero Pizzol, Marina Allegri | regia Claudio Casadio | con Mariolina Coppola, Maurizio Casali, James Foschi | scene Maurizio Bercini | musiche Gianni Perinelli
C’è un patto segreto tra il Signore dei topi e il Re della città di Hamelin. I topi sono ingordi di cibo e il Re di monete d’oro. Per questo è avvenuta la grande e terribile invasione… La tranquilla città di Hamelin è governata da gente avida e corrotta, pronta a sacrificare la città per arricchirsi. I topi son dappertutto: nei letti e sui soffitti, nei cassetti e sui piatti; il cuoco li trova in cima alla torta, le lavandaie in mezzo al bucato. La città cade in rovina… la peste dilaga. La figlia del Re, ignara di tutto, supplica il padre di trovare una soluzione. Si affiggono bandi e giungono, come in una fiera, Imbonitori, Inventori, Ammazzaratti… ma tutto è inutile. Solo il suono del flauto fatato può riportare la speranza su Hamelin. Ma il magico Pifferaio, per catturare l’enorme Capo dei topi, ha bisogno dell’aiuto dei bambini. Sette di loro, come le sette note del suo flauto, potranno finalmente liberare la città per sempre. E, alla fine, nella gabbia da circo, resterà l’esemplare più raro di tutta la razza topesca che i tre attori girovaghi condurranno sulle piazze, narrando ogni volta, al suono della fisarmonica, l’antica e affascinante leggenda del Pifferaio di Hamelin.
Non solo una fiaba, dunque, ma un gioco di rime, di musica e di teatro che coinvolge gli spettatori come avveniva un tempo su tutte le piazze dove la realtà si mescolava alla fantasia. Uno spettacolo magico e divertente che conduce il pubblico dei bambini ad una riflessione profonda sull’importanza dell’onestà di chi governa un paese. Gli attori, accompagnati in scena da musiche eseguite dal vivo, danno vita ad innumerevoli personaggi in una scenografia che, come una scatola magica, si trasforma, dando vita a suggestive ambientazioni e continue sorprese.
dai 3 anni | teatro d’attore, canzoni e musica dal vivo | durata 60 min
Accademia Perduta / Romagna Teatri
Già Teatro stabile di innovazione oggi riconosciuto dal MiBACT come Centro di produzione teatrale di sperimentazione e di teatro per l’infanzia e la gioventù, nasce nel 1982 come compagnia di teatro ragazzi per iniziativa di un gruppo di attori (Ruggero Sintoni e Claudio Casadio). Si presenta come “network privato” con vocazione pubblica per la produzione, la programmazione, la formazione, la ricerca e la progettazione teatrale in partnership con altre compagnie emiliano-romagnole (Cà Luogo D’Arte, Il Baule Volante, Tanti Così Progetti) e con gli enti locali del territorio romagnolo: la peculiarità che caratterizza tale rete è la creazione e lo sviluppo di “nuovi” pubblici. Da alcuni anni affianca alla produzione di teatro ragazzi, in cui riveste un ruolo di primo piano a livello internazionale, l’attività nella prosa (grazie alla collaborazione anche con Massimo Carlotto e Claudio Fava), privilegiando poetiche contemporanee e tematiche d’attualità. Oltre realizzare attività laboratoriali e percorsi con le scuole e a curare l’ospitalità e le rassegne nei teatri romagnoli, fa circuitare i propri spettacoli anche all’estero partecipando con successo a celeberrimi festival di teatro ragazzi.
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favole&TAmburi 2018_19
biglietto 6 euro
family card: biglietti a 5 euro per nuclei familiari composti da almeno quattro persone
abbonamento 50 euro (10 spettacoli)
info e prenotazioni 099.4725780 – 366.3473430
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La undicesima stagione di favole&TAmburi, è parte di “Heroes”,
progetto triennale 2017_19 del Crest, in ATS con l’associazione culturale “Tra il dire e il fare” (Ruvo di Puglia, BA),
in ordine all’avviso pubblico per iniziative progettuali riguardanti lo spettacolo dal vivo e le residenze artistiche
– Patto per la Puglia – FSC 2014/2020 – Area di intervento “Turismo, cultura e valorizzazione delle risorse naturali”
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Crest News | redazione web