Fior di favole

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Fior di favole

progetto Dall’Io al Noi: un equilibrio tra la cura dello spazio e delle relazioni
promosso dalla Biblioteca civica “Pietro Acclavio” di Taranto, con il sostegno del MiBACT

 
 
 
 
 
 
 
 
25 marzo, 1, 8 e 15 aprile 2021, ore 13 | applicazione web e mobile Spreaker e Spotify

Tra le fiabe di tutto il mondo abbiamo scelto quelle che raccontano come sono nati i fiori, simbolo di bellezza assoluta e massima fragilità. In un mondo in cui la bellezza è diventata status omologante ed esteriore e la fragilità un disvalore, le favole sui fiori rinviano ad una riflessione sul rapporto tra il proprio apparire e il proprio essere senza uscire dal “mondo incantato” dell’immaginario popolare per “cogliere” dalla sua saggezza, come si fa con i fiori, un’esperienza durevole di bellezza interiore. Inoltre, parlare di fiori è un modo “altro” per parlare dell’ambiente naturale.
Giovanni Guarino racconta un mondo misterioso e suggestivo con la serie podcast di “Fior di favole”, liberamente tratta dall’omonimo libro di Daniela Zamburlin (Todaro Editore, 1997), ricerca sonora di Mustafa “MuČe” Čengić: quattro episodi creati dal Crest in formato audio e pubblicati sul sito ufficiale Spreaker, nell’ambito del progetto “Dall’io al noi: un equilibrio tra la cura dello spazio e delle relazioni” promosso dalla Biblioteca comunale “Pietro Acclavio” di Taranto, con il sostegno del MiBACT. Infatti, l’intento è quello di dare continuità al progetto nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, immaginando nuovi linguaggi e nuove modalità di incontro con gli utenti. In sinergia con tutti i partner, e grazie alla tecnologia digitale, anche il Crest propone un diverso approccio alle tematiche ambientali ed alle iniziative dell’Orto didattico attivo nell’ambito del progetto.
Il fedele girasole, Il sontuoso crisantemo, Il vanitoso narciso, Il tenace papavero. Questi alcuni dei titoli delle ventuno fiabe contenute nel volume “Fior di favole” inserito nella collana Gli gnomi della Todaro Editore. L’autrice Daniela Zamburlin ha raccolto negli anni i miti e le leggende di diverse culture, inerenti alle origini dei fiori, e le ha riscritte dando loro un’unità stilistica. Le fiabe, diverse per ambientazione, personaggi e argomenti, hanno le loro radici in mitologie e tradizioni molto dissimili tra loro: alcune sono ispirate a miti greci, altre alla tradizione ladina, altre ancora a quella boema, celtica, persiana o giapponese. Datato 1997, il libro, corredato da ventuno illustrazioni di fiori, è completato da un glossario e da alcune curiosità relative ai diversi fiori: simbologia, accenni storici, luoghi e periodi di fioritura.

Ascolta i podcast:

25 marzo, ore 13  Il fedel girasole 1 aprile, ore 13   Il sontuoso crisantemo

8 aprile, ore 13   Il vanitoso narciso

15 aprile, ore 13   Il tenace papavero

Da ascoltare e scaricare gratuitamente senza registrazione, i contenuti sono disponibili online sulla piattaforma per desktop di Spreaker (*) all’indirizzo qui e sull’app per smartphone e tablet di Spreaker (e di Spotify) digitando nella barra di ricerca “Crest Coop Teatrale”. 

Il nostro auspicio è che l’ascolto della fiaba sia stimolo e materia di nuovo gioco per i ragazzi, così da produrre disegni ed elaborati di vario tipo da restituire tramite mail all’indirizzo basequataranto@gmail.com. I materiali ricevuti potranno concorrere alla elaborazione di un video. 

(*) Per ascoltare un podcast, dalla homepage di Spreaker, cliccare in alto a sinistra “esplora” e digitare nella barra di ricerca “Crest Coop Teatrale” per scoprire i contenuti. Cliccando sull’immagine di un qualsiasi podcast viene mandato sulla pagina relativa. Qui si può scegliere uno degli episodi e cliccare su “play” per ascoltare l’episodio. 

 
Daniela Zamburlin
Nata a Venezia, laureata in Filosofia a Padova, è giornalista professionista. Ha lavorato al Gazzettino. Attualmente è direttrice di Kaleidos, la rivista dell’Università Popolare di Mestre e condirettrice di Nexus, periodico di cultura veneziana. Collabora con quotidiani e periodici prevalentemente su temi di letteratura e di storia. Tra i suoi interessi principali sono lo studio della fiaba e delle tradizioni popolari, la storia delle donne e la storia di Venezia, città in cui vive e lavora. Collabora a Venipedia, l’enciclopedia storica online di Venezia. È socia fondatrice ed è stata presidente dell’associazione culturale “Moderata Fonte”, che promuove la cultura delle donne del presente e del passato. Fa parte della segreteria del Coordinamento Giornaliste del Veneto “Claudia Basso”. È consigliera dell’Università Popolare di Venezia, socia dell’Ateneo Veneto e del Comitato Venezia. È direttrice della collana di Fiabe di Supernova e autrice di saggi sui giochi infantili. Svolge costante attività di conferenziera per importanti associazioni veneziane. Organizza manifestazioni letterarie e poetiche, tra le quali “Libri in spiaggia”.
 
Giovanni Guarino
Attore e operatore culturale, socio e vicepresidente della cooperativa teatrale Crest, è il responsabile del settore progettazione e animazione del territorio, con particolare attenzione alle utenze cosiddette deboli (infanzia, minori a rischio, anziani, detenuti, migranti). Dal 1985 avvia una formazione sulla narrazione teatrale che si nutre nel tempo della complicità e dell’incontro con maestri quali Marco Baliani, Mimmo Cuticchio, Roberto Anglisani, maturando negli anni come narratore una ricerca originale intorno alla cultura e alle tradizioni di Taranto. Le sue storie si stagliano come quadri d’autore sull’affresco della Storia. Non racconta della Città, ma, di più, ne è la voce. Così, Taranto parla e si rivela attraverso di lui. Dal 2012 cura il laboratorio urbano del Crest, denominato “I neri per strada”, che vuole essere un luogo di partecipazione attiva, con regole di comportamento e di gestione, di sviluppo della fantasia, in grado di contaminare costruttivamente le giovani generazioni verso nuovi possibili modelli di vita consapevole e sostenibile.
 
Mustafa Čengić
Di origini bosniache, noto con il  soprannome MuČe, è arrivato in Italia in qualità di ideatore del Rock Under The Siege Project, presentato da Vasco Rossi al concerto di San Siro a Milano nell’agosto 1995. É entrato nel mondo della musica a quindici anni come chitarrista. Tra i venti e i ventitré, raggiunge il successo vincendo due dischi d’oro col gruppo Zabranjeno Pusenje (No Smoking). A ventisette anni lascia la carriera di musicista per dedicarsi allo studio dell’ingegneria del suono. Diventa così produttore musicale artistico e produce diversi gruppi della realtà rock dell’ex Jugoslavia come Elvis J. Kurtovic, Major, Milic Vukasinovic, U Redu; Vladimir Podany. Nel 1990 fonda a Sarajevo l’etichetta Rasa, una casa di produzione musicale di riferimento che sopravviverà all’assedio della città grazie al suo impegno contro la guerra. Negli stessi anni MuČe diventa produttore musicale della Televisione di Bosnia ed Erzegovina e realizza diversi Festival di musica leggera. Arrivato in Italia, collabora come libero professionista con diverse realtà musicali e teatrali, tra cui il Teatro Comunale di Bologna, e crea uno studio di registrazione presso il Container Club di Bologna in cui ha registrato, mixato e prodotto svariati gruppi tra cui Opa Cupa, Il Parto Delle Nuvole Pesanti, Amarcord, Bernstein School Of Musical Theatre, World Youth Chamber Orchestra, Oblivion. Attualmente svolge un’intensa attività pedagogica, dedicandosi alla formazione sia nel settore musicale che in quello della creazione dei suoni.
 

 

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Dall’Io al Noi: un equilibrio tra la cura dello spazio e delle relazioni
Finanziato con 57.600 euro dal MiBACT nell’ambito del’avviso pubblico “Biblioteca casa di quartiere”, con Comune di Taranto (soggetto capofila), Kyma Mobilità, CSV Taranto, Crest, Ciurma e la partecipazione del gruppo Plasticaqquà, il progetto prevede numerose attività per la rigenerazione urbana e sociale del quartiere Solito-Corvisea di Taranto. Epicentro è la Biblioteca “Acclavio Kids”, la sezione ragazzi della biblioteca civica ubicata in via Pisa nell’ex Centro cultura per l’Infanzia. Il progetto è meglio conosciuto sui social con l’acronimo “Basequa” del claim progettuale “BibliotecaAttivismoSvagoEcologiaQUArtiere”.
 

 

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