Il corpo di Totò
sabato 19 marzo 2016, ore 21:00
Auditorium TaTÀ, quartiere Tamburi
Marco Manchisi
IL CORPO DI TOTÒ
di e con Marco Manchisi | realizzazione video Dante Manchisi | tecnica Agustina Gadea | durata 60 minuti
Il corpo di Totò debutta nel 2005, in una versione condivisa sulla scena con il maestro Guido Sodo, che con voce, chitarre e percussioni, dialogava con il testo.
Oggi ripropongo quel lavoro riattraversandolo da solo in scena, ripensando ai suoni e alle luci, e riflettendo ancora sulla dualità tra Totò e Antonio De Curtis. Un corpo con due anime, il comico e l’uomo che lo muove.
Un uomo, un cantastorie ne racconta frammenti di vita e di teatro, mette in luce i contrasti tra i due caratteri, vive la frenesia dell’attore Totò, ma anche il desiderio di calma del Principe. Lascia che i due sulla scena si stuzzichino, si combattano, ma si alimentino e si contaminino pure, fino a fondersi.
Ho scritto lo spettacolo utilizzando testi e citazioni di varia natura.
Le considerazioni sulle donne, sulla miseria, sul desiderio di tornare dal cinema al teatro, e sulla condizione del comico, sono tutte di De Curtis, così come pure le poesie: “Felicità” e “La livella”.
Petrolini dal suo “Amleto” e Valentin da “Lettera d’amore”, come assoli pirotecnici.
Un estratto dallo spettacolo “Volumineide”, una rivista presentata dalla compagnia Totò-Anna Magnani, dove Pinocchio, tirato dai fili della politica, diventa una marionetta nel paese dei balocchi. Un ricordo di Fellini che lo incontra a Cinecittà ormai quasi cieco, eppure in grado di sbalordirlo.
La musica e le ultime parole di Totò tratte dal film di Pasolini, “Cosa sono le nuvole?”… come finale.
Il prologo, le transazioni e “Adamo” sono di mio pugno.
Le immagini di Totò che scorrono nel video sono state montate da Dante Manchisi.
L’andamento dei testi è cronologico, dagli anni venti quando Totò sopravviveva a stenti con il varietà, fino alle sue ultime parole prima di lasciarci nel 1967.
Porto dentro di me ancora forti i ricordi del lavoro con Leo de Berardinis, che, con “Totò principe di Danimarca”, già affrontò egregiamente il nostro eroe. Allo stesso modo i racconti su mio nonno, che fu amico intimo di Totò, continuano ad ispirare il mio racconto.
Marco Manchisi
Nato a Napoli nel 1961. Si è formato con le compagnie di Antonio Neiwiller e di Leo de Berardinis ed ha recitato, tra gli altri, con Alessandro Benvenuti, Toni Servillo, Enzo Moscato, Maria De Medeiros. È stato attore anche nelle compagnie di Mario Martone, Luca De Filippo e Francesco Rosi, Marco Baliani, Eric Lacascade. Attualmente collabora con le compagnie di Pierpaolo Sepe, di Teresa Ludovico e di Gene Gnocchi. Nei suoi spettacoli rilegge alcuni classici come Shakespeare, Euripide, Pinter e approfondisce l’arte della maschera, in particolare quella di Pulcinella. Tra i suoi lavori, si ricordano “Pulcinella e la dama bianca di Otello”, “Pulci beat”, “Il Fantoccio”, “La corona sognata”, “Processo a Pulcinella”, “Letture edoardiane”, “Il corpo di Totò”, “I guai di Pulcinella”, spettacoli di cui è regista e interprete. Tra i film nei quali è stato attore: “Napoli, Napoli, Napoli” di Abel Ferrara, “Il resto di niente” di Antonietta De Lillo, “Morte di un matematico napoletano” e “Rasoi” di Mario Martone, “Ossidiana” di Silvana Maia, “Viaggio clandestino” di Raul Ruiz. Da anni conduce laboratori di approfondimento organizzati da TILT. Tra le esperienze didattiche, è stato direttore del corso allievi 2008-09 al Teatro della Tosse di Genova e ha condotto il laboratorio “I sensi della maschera” alla Civica Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano.
Il corpo di Totò
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Periferie 2015_16
biglietto intero 15 euro, ridotto (under 30 e over 65) 10 euro
abbonamento (6 spettacoli) 60 euro
tre spettacoli a scelta 33 euro
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Crest News | redazione web