La bottega dei giocattoli
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La bottega dei giocattoli
testo e regia Sandra Novellino e Delia De Marco
con Delia De Marco / Andrea Romanazzi, Savino Maria Italiano, Sara Pagliaro
voci registrate Anna Ferruzzo e Giovanni Guarino
scene costumi e disegno luci Maria Pascale
musiche originali Mirko Lodedo
tecnico di scena Vito Marra / Walter Mirabile
un particolare ringraziamento a Chiara Calò
Storie intorno a giocattoli che si animano di vita propria abitano da sempre le fantasie dei bambini, che naturalmente giocano dando un’anima agli oggetti.
La nostra storia accade in una bottega di giocattoli, e le botteghe di giocattoli non sono forse delle città nelle quali i giocattoli vivono come delle persone? O meglio, le città non sono forse delle botteghe di giocattoli nelle quali le persone vivono come dei giocattoli? C’è sempre una bambola più bella e c’è la bambola invidiosa, un orsacchiotto che si innamora e un soldatino geloso, una mamma cattiva e una buona fata, giostre e macchinine che non si stancano di girare. Un mondo parallelo che aiuta i bambini a fare esperienza di emozioni, imparando a non perdere “la bussola”, passando dalla gioia alla delusione, dalla malinconia all’allegria, dall’amore al risentimento. Una città solitamente notturna, perché vive nel profondo dei sentimenti. Non solo infantili.
Destinato ai bambini più piccoli, il lavoro è frutto del pluriennale lavoro svolto dagli operatori del Crest, anche nelle scuole materne, intorno al linguaggio teatrale più efficace rispetto ad un’utenza così particolare e impegnativa, al fine di verificare linguaggi e tecniche di lavoro che, ovviamente, lasciano poco spazio alle parole a favore di immagini, musica e… gioco.
Lo spettacolo prende corpo anche dalle musiche originali di Mirko Lodedo, vero tappeto sonoro di azioni, danza e racconto che danno vita ai giocattoli. O sono i giocattoli a dar vita agli attori?
Lo scoprirete solo visitando la nostra bottega.
età consigliata: dai 3 anni | tecnica: teatro d’attore e danza | durata: 55 minuti
spettacolo in tournée | date e località
Il grande libro delle fiabe si apre e le sue pagine si schiudono alla meraviglia del racconto, un racconto di giocattoli provvisti di voce e anima, di notti incantate in cui ad un giovane commesso è permesso di varcare le soglie dell’impossibile e farsi paladino di un universo minacciato da un oscuro padrone senza volto. La bottega dei giocattoli, in festa per l’imminente natale, in realtà nasconde la cupidigia e la crudeltà di un essere a cui non interessa certo la felicità dei bambini ma solo vendere il maggior numero di balocchi. Ed è un bel problema se la prima a finire in una scatola regalo è la bambola di cui il giovanotto è invaghito.
“La bottega dei giocattoli” è la nuova proposta per l’infanzia che il Crest ha prodotto con la consueta cura affidandosi a due autrici, Sandra Novellino e Delia De Marco. La sigla tarantina nel suo ormai lungo percorso si è sempre distinta nell’accordare piena fiducia a sempre nuovi artisti lasciando, cosa assai rara, piena libertà di espressione. Ci ha un po’ stupito quindi – data la giovanissima età delle artefici – l’impianto molto classico con cui lo spettacolo è confezionato. Una messa in scena, visivamente a volte affascinante, in cui ci sembra il personaggio maschile molto più risolto rispetto a quello femminile convenzionalmente più statico. Non guasta una leggera patina dark con il cattivo senza volto, ma dal robusto appetito di monete sonanti, sconfitto infine dal provvidenziale intervento di una argentea luna. E il finale inedito – di solito sono le bambole a diventare di carne e ossa – con il ragazzo che preferisce scomparire tra le pagine del libro rinunciando alla realtà per la purezza del mondo fatato, ha suscitato qualche perplessità. Non in chi scrive che invece lo ritiene uno spunto forte di approfondimento.
Nicola Viesti_Eolo
foto di scena Walter Mirabile