Ogni mucchio pare turchio
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Crest
Ogni mucchio pare turchio
narrazione teatrale di e con Giovanni Guarino, con i partecipanti al laboratorio urbano “I neri per strada” e le percussioni di Angelo Losasso, produzione Crest
La narrazione, che prende spunto dal poema eroico “Glorie di guerrieri e d’amanti” del tarantino Cataldo Antonio Mannarino, opera composta a Napoli nel 1596, la cui genesi è collegata a un episodio autobiografico. Nel settembre del 1594, un’armata turca di oltre cento navi compariva nel Golfo di Taranto: le isole Cheradi vennero occupate e fu posto l’assedio alla città di Taranto. Tutti i baroni pugliesi inviarono truppe per fermare questa invasione, e si ingaggiarono memorabili combattimenti contro i Turchi. Nel corso della battaglia del 19 settembre, che qui si vuole ricordare, sia nobili che cavalieri, ma anche tanti contadini dell’entroterra ionico, si difesero con passione nelle campagne tra Lama e San Vito, fino ai confini della città. Il racconto, che s’intreccia con tableaux vivants cui danno vita e forma venticinque corsisti del laboratorio urbano del Crest, con proiezioni video e giochi acrobatici di strada, vuole riportare questi eventi, mettendo in luce soprattutto il senso di appartenenza e di amore per il proprio territorio che Monsignor Lelio Brancaccio riuscì a infondere nei tarantini, tutti. Due i principali protagonisti delle vicende e dell’epoca: Sinan Čicala-Capudan Pasha, messinese e cristiano di nascita convertitosi poi all’Islam, comandante della flotta turca, e l’Arcivescovo Lelio Brancaccio, guida moralizzatrice della Diocesi di Taranto dal 1574.