Periferie 2024_25
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la stagione 2024_25 all’Auditorium TaTÀ
rassegna di teatro
sabato 16 novembre, ore 21
Teatro di Sardegna | Agidi
LA SPARANOIA. Atto unico senza feriti gravi purtroppo
di Niccolò Fettarappa | regia e interpreti Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri
Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri sono autori, attori e registi. Tra le realtà teatrali giovani più apprezzate sul panorama nazionale, i loro lavori vengono rappresentati e prodotti da importanti realtà teatrali. Attraverso un uso dinamico del corpo e un’atletica agitata della parola, portano in scena con drammaticità e graffiante ironia i temi più scomodi del contemporaneo dando voce sulla scena ai conflitti politici di una generazione oppressa e sfruttata, per riaccendere nel pubblico la rabbia rivoluzionaria.
sabato 30 novembre, ore 21
Associazione Culturale Interno 5 | Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
PINOCCHIO che cos’è una persona?
drammaturgia e regia Davide Iodice | compagnia Scuola elementare del Teatro APS
“Più volte in questi anni la figura del burattino Pinocchio ci è stato di ispirazione. Da sempre ci siamo rivolti a lui come a un fratello simbolico dei ragazzi con sindrome di Down o di autismo, o Williams, o Asperger che compongono l’articolato gruppo di lavoro. Pinocchio e l’intera compagine simbolica della favola sembrano incarnare tutte le caratteristiche di un’adolescenza incomprensibile, incompresa, nel cui tormento a tratti gioiosamente furioso, a tratti cupo e irredimibile, si specchia una società di adulti da macchietta o in rovina. Pinocchio è il diverso, è tutti i diversi, con la loro carica anarchica e dirompente ma è pure il legno ‘stuprato’ come diceva Bene, dalla perversione ‘dell’immagine e somiglianza’ aggiungo io di un Padre, di tutta una Società normalizzante per la quale il concetto di Persona ha canoni rigidi, di convenzione, borghesi”. Davide Iodice
sabato 14 dicembre, ore 21
Crest | Associazione Culturale Malalingua
A ME M’HA ROVINATO LA GUERA
testo e regia Arianna Gambaccini | con Michele Cipriani e Arianna Gambaccini
È il racconto delle vite parallele degli artisti di ieri e di oggi. E’ il racconto di due anime alle prese con due guerre diverse accomunate dallo stesso “trauma”: il vuoto e il “fallimento” (o quello che credono essere tale). E’ l’omaggio ad un mondo, quello dell’avanspettacolo, che ha saputo trasformare la sofferenza e la fame in una risata collettiva, popolare e liberatoria. E’ un racconto che parla della fame dell’attore, del colera da palco e dell’universale bisogno degli altri. Passando per macchiette, sketch, e canzoni d’autore, lo spettacolo è la dimostrazione che i propri sogni occorre realizzarli senza mai diventarne schiavi, e che il potere della bellezza è qualcosa che va al di là, anche della morte.
sabato 4 gennaio, ore 21
Compagnie Marie de Jongh | Teatro Arriaga et Social Basauri
AMOUR
testo e regia Jokin Oregi | con Javier Renobales, Ana Martinez, Ana Meabe, Jokin Oregi, Anduriña Zurutuza | scene e costumi: Elisa Sanz | Maschere e accessori: Javier Tirado | Premio MAX 2017, Premio VILLA DE CATAYA 2017, Premio ALCIDES MORENO 2017, Premio FETEN 2016, Gijón, (Es), Premio ERCILLA 2015 – Paesi Baschi
Uno spettacolo di teatro del gesto con le maschere. Amour è una canzone sull’incontro con esseri diversi, un appello a liberarci dai pregiudizi. Un inno alla tolleranza, all’amore e all’amicizia che invita a riflettere sul limite che c’è tra la disaffezione e l’amore incondizionato.
È teatro d’adulti per bambini e un teatro da bambini per adulti.
sabato 11 gennaio, ore 21
Dammacco/Balivo | Compagnia Diaghilev
LA MORTE OVVERO IL PRANZO DELLA DOMENICA
drammaturgia e regia Mariano Dammacco | con Serena Balivo | musiche originali Marcello Gori | spazio e luci Vincent Longuemare
Lo spettacolo ci conduce dentro un rito che appartiene a molti, il pranzo della domenica, nella sua forma ultima, con una coppia di anziani e la loro figlia in attesa di separarsi, di doversi salutare. La morte ovvero il pranzo della domenica appare come un invito a partecipare a un congedo appassionato e divertito che prova a restituirci la bellezza della vita stessa all’interno dell’esperienza dell’ultima separazione dalle persone amate, e all’interno della potenza nascosta e piena di pudori dell’amore in famiglia, l’amore tra vecchi sposi, l’amore tra genitori e figli.
sabato 1° febbraio, ore 21
Compagnia Nina’s Drag Queen
VEDI ALLA VOCE ALMA
drammaturgia e interpretazione Lorenzo Piccolo | regia Alessio Calciolari | scene e costumi Rosa Mariotti
Lo spettacolo prende spunti da “La voce umana” di Jean Cocteau, ma anche da uno strano fatto di cronaca che ha per protagonisti una musa e un pittore: Alma Mahler e Oskar Kokoschka. In entrambe le vicende si racconta la violenza di un uomo verso una donna. Una violenza che si esprime in modo indiretto, ma non per questo meno brutale: i due autori tentano di dare forma a una donna. Cocteau scrive un atto unico, Kokoschka cerca di ricavare un oggetto d’arte dalla sua follia d’amore. E poi, c’è un attore maschio che interpreta un personaggio femminile, o meglio che lo cerca, che lo attraversa, che lo perde e lo ritrova in continuazione. Un percorso che si è avvalso dell’incontro con Daria Deflorian, attrice, regista e autrice teatrale, e della sua capacità di lavoro profondo sul linguaggio e sul rapporto dialettico tra il performer e la sua creazione.
sabato 8 febbraio, ore 21
Campo Teatrale
ILVA FOOTBALL CLUB
creazione di Usine Baug e Fratelli Maniglio liberamente ispirata a “Ilva Football Club” di Fulvio Colucci e Lorenzo D’Alò | con Fabio Maniglio, Luca Maniglio, Ermanno Pingitore, Stefano Rocco, Claudia Russo
Si parla di un sogno, un sogno grande due volte la città di Taranto, un sogno che lentamente e inesorabilmente si sgretola e si scontra con la realtà. La storia della più grande acciaieria d’Europa s’intreccia alla leggenda di una piccola squadra di calcio nata proprio sotto le ciminiere dell’Ilva, per dare voce alle tante storie vissute a Taranto.
C’era una volta un campo da calcio in mezzo al quartiere, uno di quei campi di periferia che ti segnano le ginocchia per tutta la vita, quelli con le porte fatte di tubi innocenti, le reti rubate ai pescatori e lungo la recinzione metallica distese di mozziconi spenti a fare compagnia ai tifosi. Quelli dove tutti, o quasi, hanno sognato di diventare calciatori. In quell’arena per gladiatori, giocava una squadra di undici uomini, che scendevano in campo senza pretese e che non sospettavano per niente del destino che li attendeva.
sabato 1° marzo, ore 21
Le Belle Bandiere
A COLPI D’ASCIA. Un’irritazione
di Thomas Bernhard | riduzione drammaturgica, regia e interpretazione Marco Sgrosso | musiche dal vivo Cristiano Arcelli | voce Elena Bucci
“Nel romanzo di Bernhard, mi ha profondamente colpito l’analisi della figura dell’uomo-artista in conflitto con se stesso prima ancora che con gli altri. Con la sua ironia spietata Bernhard scandaglia miserie, perfidie e ipocrisie dell’ambiente artistico della sua amata e odiata Vienna, ma il livido quadro finale che emerge non ha confini geografici. Senza sconti per nessuno, letteralmente a colpi d’ascia, la sua penna implacabile traccia ritratti al vetriolo di artisti e intellettuali riuniti nell’atroce mondanità di una cena artistica, in cui falsità, invidie, cinismo e arroganza affiorano senza pudore.” Marco Sgrosso
sabato 15 marzo, ore 21
La Corte Ospitale, Teatro Metastasio di Prato
STASERA SONO IN VENA / IL CONCERTO
di e con Oscar De Summa | progetto musicale Corrado Nuccini | musiche eseguite dal vivo da Corrado Nuccini, Francesca Bono, Daniele Rossi | progetto luci e scene Matteo Gozzi
Il dolore dell’anima, la sopravvivenza a un mondo che non corrisponde a quello immaginato, le aspettative, l’oppressione, lo smarrimento che porta il protagonista nell’abisso della droga negli anni ’80, non ha tempo. Sono stati d’animo che attraversano le epoche rimanendo attuali, spunti di confronto e condivisione non solo con chi quegli anni li ha attraversati ma anche con le nuove generazioni. Una storia che si è ripetuta mille volte e che oggi ha declinazioni diverse ma che racconta sempre lo stesso disagio, sempre la stessa sensazione di solitudine.
Stasera sono in vena 10 anni live special edition è il concerto che ha accompagnato un’intera generazione che sognava, come il protagonista, di diventare una rockstar e che in quella musica, poi, ha trovato l’antidoto alla propria solitudine. Una colonna sonora dal vivo con cui la band accompagna il racconto di Oscar De Summa dall’inizio scanzonato fino ai momenti più intimi e tragici della narrazione.
sabato 29 marzo, ore 21
Campo Teatrale, Teatro dell’Elfo
NEL TEMPO CHE CI RESTA. Elegia per Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
testo e regia César Brie | con Marco Colombo Bolla, César Brie, Elena D’Agnolo, Rossella Guidotti, Donato Nubile assistente scene e costumi Camilla Gaetani | musiche Paolo Brie | arrangiamenti musicali Matìas Wilson
La lotta alla mafia, le vittime, i tradimenti, i pensieri, le vicende personali e pubbliche, la trattativa, l’isolamento, le menzogne, il senso di dovere e l’amore si intrecciano in questa ricostruzione di ciò che è accaduto e di ciò che continuerà ad accadere. Così i morti ricompongono la mappa devastata di un paese che amavano ma che non accettavano e proprio perché lo amavano e non lo accettavano, cercavano di cambiarlo. Ed è l’amore che viene fuori da questa scena, malconcio, pieno di polvere e detriti.
sabato 5 aprile, ore 21
Associazione Culturale Scimone Sframeli / Teatro Metastasio di Prato
FRATELLINA
di Spiro Scimone | regia Francesco Sframeli | con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Giulia Weber | scena Lino Fiorito | costumi Sandra Cardini | Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2023 migliore novità italiana
“Fratellina” è un testo che racconta una realtà che sta capitolando sotto i colpi drammatici del nostro tempo, che sembra aver completamente dimenticato i veri valori dell’umanità.
Nella scena composta da due grandi letti a castello Nic e Nac, una mattina, al risveglio, sperano di vivere in una nuova realtà, in una realtà diversa, dove tutte le cose dimenticate si possono di nuovo ritrovare. La sofferenza, lo stato d’ansia e il sentimento di delusione, dei quattro protagonisti di “Fratellina”, lasciano spesso spazio al sorriso e all’ironia. L’atmosfera lieve e giocosa nasce dalla musicalità dei dialoghi, dal ritmo, dalle ripetizioni delle parole, dalle attese e dall’ascolto del silenzio.
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2024_25
biglietto intero 15 euro
ridotto 12 euro (under 25 e over 65)
abbonamento 121 euro (11 spettacoli)
prenotazioni fino al venerdì antecedente lo spettacolo ai numeri 099.4725780 – 3332694897, attivo anche WhatsApp
acquisto direttamente alla biglietteria nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì (ore 10-13 e 15-18)
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parliamone | nel foyer, dopo gli spettacoli, le Compagnie ospiti della stagione incontrano il pubblico
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Il progetto “Periferie” – quattordicesima edizione – è realizzato dal Crest con il sostegno di Regione Puglia e Provincia di Taranto.
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