Città nascosta 2013
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percorsi tematici, reading letterari e performance teatrali a Taranto
un progetto del Crest
Un nuovo progetto di turismo culturale del Crest che, proponendo una esplorazione consapevole di musei e luoghi d’arte, mira alla valorizzazione del patrimonio artistico della città di Taranto. Nei fatti, dal 27 giugno al 26 luglio 2013, sarà offerto un contenitore di eventi che, raccontando vicende e luoghi attorno alla storia della città bimare, invaderà chiese, piazze, palazzi, vicoli, pietre. E’ risaputo che Taranto può essere considerata una specie di scrigno di tesori, abbandonati e defraudati già nei tempi passati, ma ancora in grado di mettere in gioco il suo potenziale di energie ed il suo patrimonio d’arte e di cultura. Antico gioiello nello scrigno è sicuramente la città vecchia, meritevole di essere valorizzata non solo per le sue strade e per le sue mura, ma anche per la sua storia, che ha visto intrecciarsi vicende di uomini e santi che proprio in questi luoghi hanno visto la luce. Nel particolare, accanto a percorsi tematici, reading letterari, animazione e spettacoli per ragazzi, il progetto prevede performance di teatro e danza che saranno allestiti in straordinarie location presenti in città.
[gli eventi]
gio 27 giugno 2013_ore 19 | piazza Municipio
animazione ragazzi a cura dello Junior TaTÀ
Taranto ce’ storia! Una città in gioco
lo staff Delia De Marco, Nicoletta D’Ignazio, Luana Dilevrano, Carla Molinari
Un grande gioco a percorso (per bambini dai 5 anni in poi) che, mutuando la tipologia della “caccia al tesoro” e del “gioco dell’oca”, farà ripercorrere le tappe fondamentali della storia di Taranto, in coerenza con la teoria che vede il gioco come fattore di sviluppo e maturazione del bambino e come principale strumento con cui il bambino assimila il reale.
lun 1 luglio 2013_ore 19.30 | Auditorium TaTÀ, via Grazia Deledda snc
patio letterario: reading & drink
Taranto, taranta, tarantismo
di Antonio Basile (Nuoveproposte Brizio, 2000)
Sulla provenienza del termine “tarantismo” esistono varie ipotesi: una di queste spiega tale termine riconducendo l’origine del fenomeno a Taranto o almeno nei dintorni di tale città, avendo osservato lì per la prima volta una forma di tarantismo. Invece, nell’opera del medico cinquecentesco Pietro Andrea Mattioli di Venezia sono riconoscibili i termini tarantola, attarantati e tarantismo e Leonardo Da Vinci nomina nel suo “Bestiario” le tarante di Taranto.
mar 2 luglio 2013_ore 21 | chiostro ex Convento di santa Chiara, piazza Duomo
progetto Giovani Danza/TatàPiù
ritualiTÀ
interpreti Michele Bramo, Delia De Marco, Valentina Elia, Carla Molinari, Andrea Petrini, Nina Ramona Raffl, Giorgia Signorile | supervisione Albero Cacopardi
Affidata alla forza del gesto e del movimento, la performance degli allievi del laboratorio di espressione corporea del Crest è una sorta di visita guidata tra i riti e le credenze popolari degli abitanti di un’Isola che non c’è più.
gio 4 luglio 2013_ore 20.30 | cortile Asilo nido comunale Del Vasto, discesa Vasto (ingresso via Garibaldi)
teatro ragazzi
Aladino
ideazione e regia Sandra Novellino | liberamente tratto da “Le mille e una notte” | con Delia De Marco, Giulio Ferretto, Luigi Tagliente | produzione Crest
Una strana lampada provoca il pirotecnico incontro fra i due giovani protagonisti della storia, Aladino e Jasmine, due bambini dei nostri giorni. Ma ecco che all’improvviso, dopo un lungo viaggio attraverso paesi lontani, arriva il terribile mago Jaffar, deciso ad impossessarsi della lampada ad ogni costo…
lun 8 luglio 2013_ore 19.30 | Auditorium TaTÀ, via Grazia Deledda snc
patio letterario: reading & drink
Cuore di cuoio
di Cosimo Argentina (Sironi editore, 2004)
La storia di un gruppo di ragazzini dei primi anni delle scuole superiori e, in particolare, di uno di loro, Camillo Marlo, terzino di belle speranze nel mirino della Juventus, da tutti conosciuto come Ruud Krol, il roccioso difensore dell’Olanda. Siamo nella fine degli anni ‘70, la città che ospita le scorribande dei protagonisti è Taranto e la squadra rossoblu sta dominando il campionato di serie B, ma nel bel mezzo della stagione giungerà la prematura scomparsa del campione locale Erasmo Iacovone, il mito di Krol e tutti i suoi amici.
mar 9 luglio 2013_ore 21 | vico Greco, spiazzo antistante Cantiere Maggese
progetto Giovani Teatro/TaTÀPiù
Taranto: volti, sogni, storie
interpreti Michele Bramo, Axel Caponio, Daniela Delle Grottaglie, Daniela Marinò, Fabiana Salentino, Alessandro Salvatore, Valentina Spinelli | supervisione Andrea Simonetti | in collaborazione con Cantiere Maggese
Ispirandosi al romanzo “Cuore di cuoio” di Cosimo Argentina, gli allievi del laboratorio di recitazione teatrale del Crest mettono in scena i sogni, le speranze e le illusioni di un gruppo di quindicenni della Taranto degli anni ’70, città incastonata tra il mare e la fabbrica. Altra protagonista della storia è la strada, dove gli adolescenti s’incontrano e sognano, rincorrendo un pallone.
gio 11 luglio 2013_ore 20.30 | cortile Asilo nido comunale Del Vasto, discesa Vasto (ingresso via Garibaldi)
teatro ragazzi
Giufà e il mare
da Calvino ai racconti popolari arabi | testo e regia Antonello Antonante | con Maurizio Stammati e Dilva Foddai | produzione Centro Rat Teatro dell’Acquario
Un racconto nel racconto. Un viaggio nel Mediterraneo, dove con dialetti e lingue diverse, colori e suoni, attori e personaggi, racconti e aneddoti, miti di un tempo e cose reali, identità e tradizioni, il protagonista incontra e conosce tante persone sempre diverse tra loro, ma alla fine scoprendo di avere incontrato solo Giufà.
lun 15 luglio 2013_ore 19.30 | Auditorium TaTÀ, via Grazia Deledda snc
patio letterario: reading & drink
La dea del sorriso
di Angelo Conte (Scorpione Editrice, 2011)
La Persefone o Afrodite dei tarantini, la famosa statua, capolavoro della scultura magnogreca del V secolo a.C., unicum nel suo genere fu trafugata dall’Italia meridionale ed acquistata sul mercato antiquario della Germania nel 1914. Da allora è vanto del Pergamon Museum di Berlino. Ma dove fu rinvenuta? Da decenni Taranto e Locri se ne contendono la provenienza. Il libro propone documenti, testimonianze ed ipotesi.
gio 18 luglio 2013_ore 19 | piazza Fontana
animazione ragazzia cura dello Junior TaTÀ
Il cerchio del circo
lo staff Delia De Marco, Nicoletta D’Ignazio, Luana Dilevrano, Carla Molinari
Il laboratorio propone ai bambini (dai 5 anni in poi) di giocare intorno alla pratica di alcune semplici discipline circensi, quali la giocoleria, l’equilibrismo e la danza per la messa a punto di alcuni “numeri” da circo. Tutti gli attrezzi necessari saranno realizzati interamente dai bambini, in modo che attraverso il lavoro manuale e fisico essi apprendano giocando, partecipino le loro idee, correggano i propri errori.
ven 19 luglio 2013_ore 19 | piazza Municipio, colonne doriche
I capolavori della Taranto magnogreca percorso tematico
Museo Archeologico Nazionale | visita guidata a cura di Giovanni Guarino
Al primo piano del museo – attualmente il solo fruibile della struttura – sono esposti reperti provenienti dalla necropoli del IV-III secolo a. C., monumenti funerari, tombe con oreficerie, fino alle fasi della romanizzazione. Nelle sale dedicate a Taranto romana, lo splendore della città è testimoniato da arredi scultorei, statuaria, pavimenti a mosaico degli edifici pubblici e privati di età imperiale. Nei corridoi che si affacciano sul chiostro sono esposti quadri che illustrano la storia del museo e della formazione delle raccolte, insieme ad altri reperti confluiti col tempo nelle collezioni.
ven 19 luglio 2013_ore 21 | Marta (Museo Archeologico Nazionale), via Cavour 10
narrazione teatrale
Persefone Gaia
di e con Giovanni Guarino
Quanta Storia si nasconde dentro ad un museo? Storia di civiltà sepolte, storia di imperatori, eroi, condottieri, generali, ricche matrone e nobili fanciulle. Ma anche Storia spesso disconosciuta o, peggio, trafugata, proprio come la Persefone Gaia. Sebbene la vera identità della divinità rappresentata nella famosa statua della “dea in trono di Berlino” potrebbe non essere Persefone, dea degli Inferi come da sempre creduto, ma probabilmente Afrodite, signora del talamo e dea della fecondità.
mar 23 luglio 2013_ore 19 | MuDi (Museo Diocesano), vico I Seminario
Le strutture religiose percorso tematico
Museo Diocesano di arte sacra | visita guidata a cura della cooperativa Custodes Artis
L’itinerario museale è organizzato in sette sezioni tematiche: la sezione liturgica, con l’esposizione di tele di artisti meridionali; la sezione cristologica, che ospita il topazio di Ferdinando II, una rara statua della Trinità e un crocifisso medievale in avorio; la sezione dedicata a Maria, con le tele della Madonna della Salute di Nicola Porta e dell’Assunta di Serafino Elmo (1771); la sezione dei Santi, con la preziosa opera di Corrado Giaquinto “Transito di san Giuseppe” e gli antichi reliquiari contenenti la lingua di san Cataldo ed il sangue di san Vito, quest’ultimo molto venerato fino al ‘700; la sezione della Cattedrale, con i resti dei leoni che ornavano la facciata romanica; la sezione degli Ordini religiosi e delle Confraternite; la sezione degli Arcivescovi.
mar 23 luglio 2013_ore 21 | Cattedrale di san Cataldo, piazza Duomo
narrazione teatrale
Chiaroscuro
di e con Giovanni Guarino | tratto da un racconto di Augusto Ressa
La storia di Gennaro, valido marmoraio del suo tempo, che da Napoli venne a Taranto per ultimare la grandiosa opera di intarsi marmorei nel Cappellone di San Cataldo. Si narra del suo amore per Concettina e Palmina, le sue donne, e per le statue e i decori della cattedrale, passioni che, pur segnandolo nella salute, lo incoraggiavano nel suo massacrante lavoro.
ven 26 luglio 2013_ore 19.30 | Auditorium TaTÀ, via Grazia Deledda snc
patio letterario: reading & drink
Io e l’Ilva
di Giuse Alemanno (Lupo Editore, 2013)
Il mestiere delle parole e il mestiere dell’acciaio si incontrano, si scontrano e si fondono in un “’monologo metalmeccanico” scritto e sudato da Giuse Alemanno, che nell’Ilva di Taranto lavora, alla conferma della sua incisività di narratore. Le sue parole superano, però, gli schemi drammaturgici e si elevano a straordinario esempio controcorrente di ironico, lucido ed emozionante impegno culturale e civile.
biglietto
teatro ragazzi e performance TatàPiù 5 euro
percorsi tematici (visita guidata + narrazione teatrale) 7 euro
La partecipazione ai percorsi tematici è a numero limitato (max 80 spettatori) e, necessariamente, a prenotazione obbligatoria (099.4707948 – 366.3473430), mentre quella all’animazione ragazzi e agli eventi di “patio letterario” è libera.
[i luoghi]
Piazza Municipio
Ubicato accanto alle colonne doriche, rimaste a testimonianza dell’antico Tempio di Poseidone sorto nel VI a.C. e da alcuni studiosi attribuito ad Artemide o ad altra divinità femminile, insiste il Palazzo di Città, costruito tra il 1864 e il 1869 nell’area in cui molto probabilmente nel XVI sec. era situata la residenza del Capitano, un vero e proprio edificio fortificato con i quattro angoli difesi da torri ed all’interno molti bei locali, tra cui la sala di rappresentanza. All’estremo angolo di piazza Municipio è posto l’ingresso principale del castello aragonese, più precisamente Castel sant’Angelo, fortezza che, pur risalendo al X secolo, si presenta oggi nelle forme conferitegli nel 1492 da Ferdinando d’Aragona. Dal 1887 è sede della Marina Militare.
Ex Convento di santa Chiara
Fu costruito per volontà testimentaria del medico Raffaele Pesce, tra il 1596 e il 1610, quando fecero il loro ingresso le prime tre Clarisse. Collocato in piazza Duomo, accanto alla Cattedrale di san Cataldo, il convento si articola in due chiostri, con un corpo centrale di collegamento e di servizio. All’interno si possono ammirare i pregevoli stucchi delle volte del parlatoio, i marmi policromi dell’altare della cappella, i resti di un’acquasantiera raffigurante un gruppo di tre angioletti e la “ruota”, dove probabilmente venivano abbandonati i neonati. Il cinquecentesco edificio era ancora in fase di ristrutturazione quando il 28 giugno 1994 furono inaugurati e aperti al pubblico, nei locali già agibili, il Tribunale e la Procura per i Minorenni, istituiti contestualmente alla Sezione distaccata di Taranto della Corte di Appello di Lecce.
Discesa Vasto
Subito a destra del ponte girevole, la discesa affianca il canale navigabile, dove il primo seno di Mar Piccolo incontra il Mar Grande, e, proseguendo per tutta via Garibaldi, via Cariati, piazza Fontana, giunge al canale di Porta Napoli, dove i due mari tornano a comunicare. Posto a nord della città di Taranto, il Mar Piccolo, un bacino interno, semichiuso, con caratteristiche lagunari, è composto da due specchi acquei (primo seno di minori dimensioni e in collegamento con il Mar Grande e il secondo seno più esteso ed interno), attraversati da un moderno ponte stradale (ponte Punta Penna). Nel particolare, l’asilo nido comunale “del Vasto” è ubicato di fronte ai giardinetti Belvedere, tra via di Mezzo e via Garibaldi, con l’accesso al cortile da quest’ultima.
Vico Greco
Si entra nel cuore di Vicoli 1, ovvero il primo comparto investito dal progetto di Risanamento della Città Vecchia a firma dell’architetto tarantino Franco Blandino, autore del piano per il risanamento conservativo del borgo antico elaborato nel 1969. Vicoli I, ovvero la zona più malmessa compresa tra via di Mezzo, via Garibaldi, la chiesa di san Gaetano e vico Schinaia, proprio di fronte al celebre Bar Greco degli anni ‘50 e ’60. Lo spiazzo è il risultato di abbattimenti cosiddetti “di respiro” che hanno riconsegnato una migliore attenzione ad alcuni archi ed alla chiesetta sconsacrata di San Gaetano, oggi diventata sede del Cantiere Maggese, uno dei laboratori urbani destinati alla creatività giovanile dal progetto “Bollenti Spiriti” dell’assessorato alle politiche giovanili e cittadinanza sociale della Regione Puglia.
Ex Seminario arcivescovile
E’ uno dei primi seminari ad essere stato edificato dopo il Concilio di Trento. Inaugurato l’1 giugno 1568, ebbe come primo rettore lo storico Giovanni Giovine. Il palazzo si affaccia sul Mar Grande, con l’ingresso principale in primo vico Seminario. E’ stato sottoposto a continue trasformazioni nel corso dei secoli, le cui tracce sono riscontrabili dalla presenza degli stemmi degli arcivescovi Sarria e Pignatelli, che avrebbero ingrandito l’edificio rispettivamente nel 1638 e nel 1685, o del portale in marmo bianco voluto dall’arcivescovo Mastrilli intorno al 1770. Con l’arrivo a Taranto dei francesi nel 1801, il seminario fu adibito ad alloggio per le truppe, mentre dopo l’unità d’Italia ospitò brevemente il liceo ginnasio “Archita”, per ritornare alla sua funzione originaria nel 1889. Chiuso durante la prima guerra mondiale, venne abbandonato definitivamente nel 1964, in seguito all’entrata in funzione del nuovo seminario di Poggio Galeso. Dal 2011 è sede del Museo diocesano.
MuDi (Museo Diocesano di arte sacra di Taranto)
E’ una delle strutture museali più grandi d’Italia. Tre piani di esposizione per 305 opere che accompagnano nella storia religiosa ed ecclesiastica della provincia di Taranto dal VII al XX secolo, fra arredi sacri, reliquie, quadri e sculture di eccezionale valore culturale. Inaugurato il 6 maggio 2011 dall’arcivescovo Benigno Luigi Papa, il MuDi è un museo a cominciare dal suo stesso contenitore, un bellissimo edificio cinquecentesco di due piani dotato di un chiostro, una chiesa oggi trasformata in funzionale auditorium da 100 posti e una bellissima cappella minore in cui è stato ricostruito l’altare barocco.
Cattedrale di san Cataldo
Fu costruita ad opera dei Bizantini nella seconda metà del X secolo. Sul vecchio impianto bizantino, negli ultimi anni del XI secolo, si edificò l’attuale Cattedrale a pianta basilicale. Nel XII secolo fu innalzato il campanile normanno distrutto in seguito dal terremoto del 1456 e sostituito durante i lavori di restauro dello Schettini nel 1952. La facciata è settecentesca. Il Cappellone di san Cataldo è oggi il vanto più grande della città, considerato massima espressione del barocco pugliese, ammirato da grandi ed importanti critici d’arte, che lo hanno definito “la Cappella Sistina del sud”. Non ci sono fotografie o descrizioni che tengano, entrare nel Cappellone significa viaggiare nel tempo. Ci sono voluti più di seicento anni perché i lavori, iniziati nel 1151 dall’arcivescovo Giraldo, terminassero con l’arcivescovo Mastrilli, che fece realizzare l’artistico cancello in ottone. Anzi di più, se è vero che la statua che sovrasta il sepolcro con le reliquie è stata fusa in argento nel 2003.
Piazza Fontana
Già piazza Grande, è un vasto quadrilatero a forma di trapezio dal cui perimetro partono le vie che portano nella città. Fu costruita per volere di Carlo V d’Asburgo. Nel 1543 l’acqua sgorgò dalla fontana e la piazza assunse il nome attuale. Nel 1861 la fontana di Carlo V fu sostituita da un’altra fonte, opera dell’architetto Cataldo de Florio, anche questa ha subito l’azione erosiva del tempo. Nel 1983 l’amministrazione comunale commissionò un intervento per il riassetto urbano di piazza Fontana nella città vecchia a Nicola Carrino. Tra i più autorevoli in Italia, lo scultore immaginò una riqualificazione dell’antica piazza della sua città natale, prospettando un intervento in stretto dialogo con il contesto urbano e la fontana ottocentesca lì conservata. Inaugurato il 7 giugno 1992, il risultato fu un impianto modulare a metà strada tra l’azione artistica permanente e la progettazione architettonica.
MArTA (Museo Archeologico Nazionale di Taranto)
E’ fra i più importanti musei d’Italia. Istituito nel 1887, occupa fin dalle origini l’ex Convento dei Frati Alcantarini, costruito a metà del XVIII secolo e, in seguito ad interventi di ingrandimento a metà del XX secolo, l’adiacente corpo settentrionale dell’Ala Ceschi. Dal 1998 sono iniziati i lavori di ristrutturazione che hanno portato alla parziale riapertura al pubblico del museo, avvenuta il 21 dicembre 2007.
Auditorium TaTÀ (Taranto auditorium TAmburi)
Dopo 30 anni di attività “senza fissa dimora”, il Crest dispone di 1000 metri quadrati di “teatro da abitare”, l’Auditorium TaTÀ – nel quartiere popolare ed operaio per eccellenza della città, il rione Tamburi appunto, il più contiguo alle svettanti ciminiere Ilva. Un auditorium da 300 posti che mira a diventare polo di attrazione di artisti italiani e stranieri, diventando modello di mediazione trail teatro e le altre forme di comunicazione/creazione quali la scrittura, la pittura, il video, la danza,la musica. Un auditorium sempre aperto che alla produzione di spettacoli e all’ospitalità di altre compagnie teatrali unisce proposte di formazione, incontri e laboratori per le scuole, percorsi di ricerca drammaturgica, attività, comunque, volte al dialogo e al confronto.
[gli autori]
Antonio Basile
Tarantino, insegna antropologia culturale all’Accademia delle Belle Arti di Lecce. Tra le sue numerose pubblicazioni, si segnalano “Tipologie musicali del Novecento” (1980), “Arte e pietà popolare” (1981), “Radici di Taranto” (1990), “Fenomenologia della musica jazz” (1993), “Taranto, taranta, tarantismo” (2000), “Edicole religiose di Taranto vecchia” (2001), “La Taranta da Taranto e dintorni” (2002), “Il resto del tarantismo” (2004).
Cosimo Argentina
Nato a Taranto nel 1963, si è laureato in giurisprudenza all’Università di Bari con una tesi sul diritto del commercio internazionale ed una specializzazione in criminologia. Nel 1990 si è trasferito in Brianza dove vive ed insegna diritto. Dal 1999 ad oggi ha pubblicato undici romanzi, tra cui “Il cadetto” (Marsilio, 1999: premio Kihlgren opera prima e Oplonti opera prima), “Cuore di cuoio” (Sironi, 2004), “Maschio adulto solitario” (Manni, 2008), “Beata ignoranza” (Fandango, 2009), “Vicolo dell’acciaio” (Fandango, 2010) e “Per sempre carnivori” (minimum fax, 2013).
Angelo Conte
Nato a Taranto nel 1943, si è laureato in lettere con una tesi in archeologia su “Il teatro fliacico e le sue attestazioni sui vasi apuli di Taranto”. Per oltre trent’anni collaboratore scientifico della Soprintendenza Archeologica di Taranto, è autore di pregevoli saggi, tra i quali spiccano “I signori del piccone. Storia di un Museo archeologico del Sud” (1984), “L’acquedotto romano del Triglio. Antica via dell’acqua in Puglia” (2005) e “La dea del sorriso. La Persefone o Afrodite dei tarantini” (2011), tutti editi da Scorpione.
Giuse Alemanno
Nato a Copertino nel 1962, ha esordito con “Racconti Lupi” (Filo Editore, 1998), seguito da “Solitari” (Filo Editore, 2001), “Terra Nera. Romanzo perfido e paradossale di cafoni e d’anarchia” (Stampa Alternativa, 2005), “Le vicende notevoli di don Fefè, nobile sciupafemmine e grandissimo figlio di mammaggiusta, e del suo fidato servitore Ciccillo” (I Libri di Icaro, 2009), “Invisibili. Vivere e morire all’Ilva di Taranto” con Fulvio Colucci (Kurumuny, 2011), “Io e l’Ilva” (Lupo Editore, 2013).
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