Secondo Pinocchio

domenica 16 dicembre 2012_ore 18

Compagnia Burambò (Foggia)
Secondo Pinocchio
testo Daria Paoletta
regia e interpretazione Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli
burattini e scenografie Raffaele Scarimboli
luci Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli
premi Eolo 2012 per il teatro di figura | Festebà 2012 Ferrara

 

Pinocchio è un burattino di legno, legato al collo da una catena, che ulula al pari di un cane. Ma ad aiutarlo interviene prontamente il burattinaio che lo libera e gli ricorda che la famigerata scena che lo vede braccato dal contadino è stata tolta dal copione. Ma quale copione viene da chiedersi? Fin da subito al pubblico viene così svelata la cifra dello spettacolo e la finzione è scenicamente dichiarata. D’ora in poi Pinocchio potrà vivere in un gioco con i piccoli spettatori, senza trucchi né inganni, dove deciderà di raccontare alcune parti della sua storia e di rappresentarne altre, avvalendosi perfino di una controfigura. Infatti, sarà, quest’ultima ad affrontare il mare in tempesta al suo posto per andare incontro al babbo, scampando alle fauci del pescecane. Quel babbo, il falegname Geppetto, alle prese con il martello, nell’atto della creazione del suo straordinario figliuolo che, nato già dispettoso e pieno di vita, lo costringerà a corrergli dietro e a fare mille raccomandazioni puntualmente trasgredite. Al finale, poi, sarà riservata la sorpresa di scoprire come accade che Pinocchio diventa un bambino in carne ed ossa.

Questa non è una delle tante versioni della storia di Collodi. “Secondo Pinocchio” è l’occasione di un incontro faccia a faccia con il burattino che racconta se stesso. Da una parte un Pinocchio nudo, quasi primordiale, che affronta in modo inconsapevole eventi decisi e scritti da altri. Dall’altra un Pinocchio che vive un tempo altro, un tempo che precede e supera quello dello spettacolo stesso. In tal modo si è scelto di raccontare le vicende più salienti tra le innumerevoli del romanzo originale per dare maggiore risalto alle emozioni e ai sentimenti che alimentano questa bella storia perché risultassero realistici e capaci di commuovere oltre il paradosso e la conseguente ilarità”. [Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli]

 età consigliata: dai 4 ai 10 anni tecnica: teatro d’attore e figura durata: 50 minuti

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