L’elefante smemorato e la papera ficcanaso

domenica 24 novembre 2013_ore 18

Compagnia Burambò (Foggia)

L’elefante smemorato e la papera ficcanaso

tratto da Elefanti bianchi, palloncini rossi di Christine Nöstlinger
di e con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli

Un vecchio elefante dalla lunga proboscide non riesce a dormire la notte. I pensieri, i cattivi ricordi forse, gli attanagliano la mente. Un bel giorno decide di fare un tentativo: soffia dentro alcuni palloncini rossi i suoi ricordi e li fa volare via. Il tentativo gli riesce quasi perfettamente perché, improvvisamente, perde la memoria. Tutto dovrebbe filare liscio, quand’ ecco entrare, o meglio, “ficcarsi” nella sua vita una papera che dapprima gli fa tante domande, poi passa a elargire suggerimenti e, infine esorta l’elefante ad uscire dal torpore della dimenticanza per cominciare una vita nuova. “Una bella passeggiata è quello che ti ci vuole altrimenti morirai di noia!” così lo ammonisce la papera Teresina. Non è facile decidere il da farsi; ancora una volta l’ elefante si ritrova a combattere con i suoi pensieri finché, come rapito da una cieca volontà, parte all’avventura. Il mondo è giovane, esaltante e lui così ingenuo, indifeso come un bimbo alla prima esperienza. Ecco perché non gli riesce di difendersi dai pericoli che sono in agguato. Per un elefante che sa parlare la lingua degli uomini, non sarà difficile finire in un circo dapprima e in una gabbia di zoo per ultimo. Intanto, solo così il nostro elefante troverà il coraggio di tornare a vivere la sua vita in compagnia dei nuovi e dei vecchi ricordi. Belli e brutti che siano. La “ficcanaso” di Teresina, ormai amica dello sventurato, ha un’idea. L’elefante deve soffiare ancora una volta nei palloncini rossi ben altro che i ricordi..! E cosa allora? Certe cose si scoprono vivendo, altre nei sogni, questa… andando a teatro.

Christine Nöstlinger
Nata nel 1936 a Vienna, dove ha studiato all’Accademia di Arti Applicate. Ha scritto numerosi libri per ragazzi, privilegiando storie fantastiche (Il bambino sottovuoto, 1975), ma anche ispirate a momenti di vita vissuta (Buon Natale, Gesù Bambino!, 1997). Ai turbamenti degli adolescenti, al loro rapporto con gli adulti, la scuola e la famiglia ha dedicato molti romanzi (tra cui Bonsai, 1997). Ha ricevuto nel 1984 il premio Hans Christian Andersen Award e nel 2003, assieme a Maurice Senda, l’Astrid Lindgren Memorial Award.

Compagnia Burambò
Fondata a Foggia nel 1996 da Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli, che, dopo una lunga esperienza di Teatro Ragazzi, approdano ad un teatro di figura rivolto non solo ad un pubblico di bambini. Insieme costruiscono un percorso di crescita tecnica e artistica che è stato accompagnato anche da vari incontri con diversi maestri, come il regista Carlo Formigoni, lo scultore Cristian Pepino, regista e docente dell’Accademia Teatrale “Tandarika” di Bucarest. Attualmente Burambò lavora e collabora, oltre che in Puglia, con diversi teatri di tutta Italia e vanta numerose partecipazioni in Festival di risonanza nazionale ed internazionale. Nel 2004 ha ricevuto il premio Pulcinella d’oro per essersi distinta per la diffusione della cultura del teatro di animazione in Italia e all’estero. Nel 2005, con lo spettacolo Il mistero dell’isola dei gabbiani, ha ottenuto il premio Diomedea, assegnato dalla Biblioteca Provinciale La Magna Capitana  di Foggia e dal Centro studi Diomedea di Castelluccio dei Sauri (Foggia).

età consigliata: dai 3 anni | tecnica: spettacolo di pupazzi e marionette da tavolo in baracca | durata: 50 minuti

 


L’elefante smemorato e la papera ficcanaso