Scena futura 2015_16

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la stagione 2015_16 all’Auditorium Ta
rassegna in matinèe per le scuole secondarie di secondo grado

 
 
 

 
16 dicembre 2015_ore 10
Crest (Taranto)
CAPATOSTA
scritto da Gaetano Colella | regia Enrico Messina | con Gaetano Colella e Andrea Simonetti | composizione sonora Mirko Lodedo | scene Massimo Staich | disegno luci Fausto Bonvini | datore luci Vito Marra | in collaborazione con Armamaxa teatro | vincitore bando Storie di Lavoro 201″ | durata 60 minuti

 

Siamo nello stabilimento più grande d’Europa, l’Ilva di Taranto, in uno dei tanti reparti giganteschi della fabbrica, Acciaieria 1 reparto RH, dove l’acciaio fuso transita per raggiungere il reparto della colata e gli operai sono chiamati a controllare la qualità della miscela. Dal 1962 in questa fabbrica ci sono generazioni di operai che si avvicendano, si confrontano, si scontrano e si uniscono. I padri hanno fatto posto ai figli e ai nipoti senza che nulla sia intervenuto a modificare questo flusso di forza lavoro. Si sono tramandati saperi ed esperienze così come usi e abusi, leggi tacite e modi di fare. Sembra che in questo scenario nulla sia destinato a mutare, che i figli erediteranno fatica e privilegi dei padri. Ma è davvero così? Nuova drammaturgia, teatro civile… etichette possibili per una urgenza che non vuole essere chiusa o bollata con un’etichetta, ma vuole essere un prendere parola, restituire un sentimento di dolore e di impotenza insieme, condividendolo con una città e non solo, come solo il teatro può fare. Solo i gesti, i volti, le voci di attori possono riuscire a raccontare il sangue di una città ferita e divisa. Oltre l’informazione.

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10 e 11 febbraio 2016_ore 10.30
Koreja (Lecce)
IL MATRIMONIO ANNULLATO
da Nikolaj Vasil’evič Gogol’ | adattamento e regia Salvatore Tramacere | con Ivan Banderblog, Francesco Cortese, Giovanni De Monte, Carlo Durante, Erika Grillo, Anna Chiara Ingrosso, Emanuela Pisicchio, Fabio Zullino | aiuto regia Giovanni De Monte | scenografia e luci Lucio Diana | tecnici Mario Daniele e Alessandro Cardinale | grazie a Luca Cortina | durata 80 minuti

 

La commedia in due atti composta da Gogol poco meno di due secoli fa, torna in teatro con i suoi personaggi divertenti, quasi buffi. Personaggi catapultati ai nostri giorni che nascondono inquietudini e abissi di solitudine. Al centro di questa rilettura del testo, ancora una volta, l’uomo e i suoi conflitti visti attraverso uno schermo: sembra di assistere ad una trasmissione televisiva dove uomini e donne cercano l’intimità grazie a un sensale mediatico e proprio come in una trasmissione televisiva dove tutto è finto, costruito alla perfezione, si confrontano a botte di colpi di scena e lasciano spazio alla spettacolarizzazione del pianto e della tragedia che diventa la vera protagonista. A questo punto il teatro non può far altro che interessarsi all’uomo e analizzarlo senza pietà.

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15 febbraio 2016_ore 10.30
Teatro dei Borgia (Corato – BA)
CI SIAMO INNAMORATI
da Carlo Goldoni | di Fabrizio Sinisi | regia Gianpiero Borgia | con Gianpiero Borgia ed Elena Cotugno | costumi Giuseppe Avallone | musiche Papaceccio mmc | luci Pasquale Doronzo | scene Elena Cotugno | durata 100 minuti

 
 

Non è l’attualizzazione della commedia “Gl’innamorati” scritta da Goldoni nel 1759 nè la radicale riscrittura contemporanea. Le differenze fra l’opera originaria e questa nuova commedia, di cui la famiglia Borgia cura la messinscena, sono le stesse che corrono fra l’attualità e la contemporaneità. Non sono in scena le mode, i vezzi e i costumi del nostro tempo: questi innamorati continuano a darsi del voi, a usarsi una cortesia ancora settecentesca. Ciò che della commedia ancora vibra nel presente è l’amore come possessione e impazzimento, come confitto tra l’uomo e la donna, come lotta fra l’essere amato reale e il suo fantasma, che l’amore inevitabilmente produce e proietta. Nel ‘700 come oggi. Il tutto ambientato in un imprecisato Meridione italiano che, forse molto più del Veneto oggi, si presta a impersonare quelle dinamiche, quelle figure, quei movimenti esistenziali e sociali che “Gl’innamorati” cercavano di fotografare e conoscere.

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24 febbraio 2016_ore 10.30
Quelli di Grock (Milano)
FUORI MISURA
di Valeria Cavalli in collaborazione | con Claudio Intropido e Andrea Robbiano | regia Valeria Cavalli e Claudio Intropido | con Andrea Robbiano | assistente alla regia e voce fuori campo Pietro De Pascalis | collaborazione alle musiche Gipo Gurrado | durata 90 minuti

 
 

Andrea ha un sogno: insegnare. Ma nonostante il 100 e lode in lettere e filosofia per vivere è costretto a lavorare in un call center finché un giorno riceve l’incarico di una supplenza proprio nella scuola media da lui frequentata da ragazzo. La professoressa che deve sostituire gli lascia l’arduo compito di spiegare agli studenti “vita e opere di Giacomo Leopardi”. Nasce così una bizzarra ma coinvolgente lezione nella quale si mescoleranno poesie, riflessioni personali, interazioni con la platea e, attraverso l’opera di Leopardi, Andrea, anzi il professor Roversi, toccherà temi e problemi legati all’adolescenza ovvero l’inadeguatezza, il desiderio e la paura d’amare, la sensazione di essere sbagliati, di essere “fuori misura”.

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27 febbraio 2016_ore 10.30
Tra il dire e il fare/La luna nel letto (Ruvo di Puglia – BA)
CINEMA PARADISO
regia luci e scene Michelangelo Campanale | con Giuseppe Di Puppo, Annarita De Michele, Erica Di Carlo, Paolo Gubello, Daniele Lasorsa, Leonard Lesage, Salvatore Marci, Maria Pascale, Palmiriana Sibilia, Luigi Tagliente | supervisione coreografica Aline Nari | cura del testo Katia Scarimbolo | tecnico luci Tea Primiterra | costumi Maria Pascale | video Ines Cattabriga e Michelangelo Campanale | in collaborazione con la Scuola di Danza Artinscena | durata 60 min

 

Il piccolo Totò vive nel cinema, nutrendo il suo immaginario di visioni e citazioni, imparate a memoria in maniera quasi ossessiva, sospeso in un intervallo di tempo reale, tra la perdita e la scoperta, l’addio. Totò fa ripartire la pellicola della sua vita, di una personale educazione sentimentale in cui spetta alle immagini dei film tesserne la trama. L’abbandono, la solitudine, l’accettazione di sè e della propria condizione, nel gioco di una danza che rende adulti senza mai perdere la tenerezza, si intrecciano alle vicende dei protagonisti di tante bellissime pellicole. E solo così per Totò la vita potrà essere compresa, accettata e trasformata, perché si eleva a quella dimensione universale dell’esistenza che il cinema, e l’arte in genere, ha il potere di restituirci.

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17 e 18 marzo 2016_ore 10.30
Catalyst (Firenze)
LA GRANDE STORIA DEL TEATRO ANNULLATO
testo, regia e interpretazionie di Riccardo Rombi e con Alba Grigatti, Pierluca Rotolo, Stefania Stefanin | allestimento e luci Laura De Bernardis | assistente alla regia Ulpia Popa | durata 120 minuti

 
 

Un viaggio lungo 2000 anni di Storia del Teatro, fra storia, usi e costumi, leggi oscurantiste e primi attori, per cogliere l’evoluzione delle forme, dei generi teatrali e dei gusti del pubblico, attraverso immagini, suoni e letture dei testi. Dalle altezze di Sofocle alla fame atavica di Arlecchino e Pulcinella, dal teatro medioevale alla riforma Goldoniana, una galleria di storie e personaggi che svelano la magia dell’universo teatrale. Qual è l’origine della parola Teatro e perchè ancora oggi gli edifici teatrali e i grandi tragici dell’antica Grecia custodiscono i segreti di un’Arte magica che nei secoli è stata temuta e amata dalla Chiesa e dal Potere che da una parte combattevano i teatranti e la loro opera e dall’altra se ne servivano per irretire le folle? E ancora, dove affondano le loro origini la Commedia dell’Arte e l’opera senza tempo di Carlo Goldoni? Sono solo alcuni degli interrogativi ai quali lo spettacolo cercherà di trovare risposte, facendo ridere e sognare, commuovendo ed eccitando gli animi.

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9 aprile 2016_ore 10.30
SciaraProgetti/Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda
MALANOVA
drammaturgia Ture Magro e Flavia Gallo | tratto dall’omonimo libro di Cristina Zagaria e Anna Maria Scarfò (Sperling & Kupfer) | con Ture Magro | scene e luci Lucio Diana | durata 60 minuti/p>
 
 
 

E’ la notte di Pasqua del 1999 e Anna Maria si allontana dalla messa per seguire Domenico, il suo innamorato. Quella sera la tredicenne sarà vittima di uno stupro di gruppo che si perpetrerà per anni, tra minacce e umiliazioni. La sua storia, la storia di Malanova, ribattezzata così dagli abitanti del suo paese, ce la racconta Salvatore, che ricorda di averla amata, desiderata e ritrovata dentro una storia di violenza squallida e sconvolgente, possibile tanto nel Sud, dove si è realmente consumata, quanto in tutti quei luoghi d’Italia, dove una vita violata può scorrere nella solitudine, nell’indifferenza e nella connivenza silenziosa. Mentre si snoda il racconto di una delle più grandi denunce per violenza mossa da una ragazzina ai danni di diverse persone, Salvatore, attraversa a piedi le piazze e i vicoli stretti in cui si cela la storia, ascolta le donne parlare di matrimoni, battesimi e funerali, partecipa alle feste ed ai riti di sempre.

Dopo lo spettacolo incontro con la giornalista Cristina Zagaria (la Repubblica) e videoconferenza con la testimone di giustizia Anna Maria Scarfò direttamente dalla località segreta in cui è protetta.

 

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Scena futura 2015_16

informazioni e prenotazioni (aperte): tel. 099.4725780 (interno 3: ufficio scuola CREST, responsabile Cinzia Sartini) – email: cinziasartini@teatrocrest.it

 

 

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  Crest News | redazione web