Un bès. Antonio Ligabue

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giovedì 26 settembre 2013, ore 21:00
spazio off Auditorium TaTÀ, quartiere Tamburi

Teatro dell’Argine – Mario Perrotta
UN BÈS – ANTONIO LIGABUE (90’)
di e con Mario Perrotta
collaborazione alla regia Paola Roscioli
collaborazione alla ricerca Riccardo Paterlini
in collaborazione con Teatro Sociale di Gualtieri, Comune di Gualtieri, Associazione Olinda, dueL, Festival internazionale di Arzo (Svizzera), Ars – Creazioni e Spettacolo, Centro Teatrale MaMiMò, Compagnia DéZir (Belgio), Fondazione Archivio Diaristico Nazionale, Comune di S. Lazzaro di Savena
prima regionale

Primo di tre movimenti che ruotano intorno alla figura di Antonio Ligabue e al suo rapporto con i luoghi che segnarono la sua esistenza e la sua creazione artistica: la Svizzera, dove nacque e visse fino ai 18 anni; il territorio di Gualtieri (Reggio Emilia), sulle rive del Po; le sponde reggiane e mantovane dello stesso fiume Po, dove produsse gran parte dei suoi quadri e delle sue sculture. Il racconto del conflitto a tre tra lo “svizzero” Antonio Ligabue, il suo paesaggio interiore e il paese di Gualtieri sulle rive del Po. Ma indagare Ligabue significa soprattutto indagare il rapporto di una comunità con lo “scemo del paese”, da tutti temuto e tenuto a margine e accettare lo spostamento che provoca una nuova visione delle cose, una visione “folle”, che mette a rischio gli equilibri di chi osserva, costringendolo a porsi la classica domanda: chi è il pazzo? Una riflessione sulla solitudine dell’uomo Ligabue, sul suo stare al margine, anzi, oltre il confine. Sulla lacerazione di un’anima consapevole di essere un rifiuto della società e al contempo un artista.

Mario Perrotta
Attore, regista e drammaturgo. Nel 1993 si diploma alla scuola di teatro Colli di Bologna assieme a tutti i futuri fondatori del Teatro dell’Argine. È considerato una delle figure di spicco del nuovo teatro italiano. Più di 200 città italiane ed europee toccate negli ultimi sette anni per oltre 900 repliche. Nel 2003 riceve la targa commemorativa della Camera dei Deputati per “l’alto valore civile e la straordinaria interpretazione di Italiani Cìncali, spettacolo dedicato all’emigrazione italiana del secondo dopoguerra. Nel 2004 è finalista al premio Ubu, sempre con Italiani Cìncali, come “migliore drammaturgia originale”. Vince il premio Hystrio per la drammaturgia 2009 per il testo di Odissea. Nello stesso anno, sempre con Odissea, è finalista al premio Ubu come “miglior attore protagonista”. Nel dicembre 2011 riceve il premio Ubu per la sua Trilogia sull’individuo sociale, composta da Misantropo – Molière (2009), I Cavalieri – Aristofane cabaret (2010) e Atto finale – Flaubert (2011). Nel settembre 2012 debutta con il suo primo progetto lirico Opera migrante per il Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto. Dopo essere passato in tournée da Gualtieri, si è “innamorato” del paese e della figura di Ligabue e a lui ha deciso di dedicare il suo lavoro dei prossimi tre anni.

 


Un bès. Antonio Ligabue

 

stArt up teatro è un progetto della rete di residenze teatrali pugliesi una.net, realizzato nell’ambito di “Teatri Abitati: una rete del contemporaneo”, progetto sostenuto dalla Regione Puglia/Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti – Servizio Cultura e Spettacolo, a valere sul PO FESR Puglia 2007_13 – Asse IV_linea 4.3.
In collaborazione con MiBAC, Teatro Pubblico Pugliese, Agenzia Regionale del Turismo Puglia Promozione, Provincia e Comune di Taranto.

 

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