Vico Ospizio “apre” il IIl Festival di Storia Tarantina

Di vico in postierla: storia archeologica, architettura, arte religiosa e scienza nella Città vecchia di Taranto. Giovedì 19 ottobre, alle 9.30 nella Sala conferenze Dipartimento Jonico (ex chiesetta Caserma Rossarol), in via Duomo 259, il Crest presenta “Vico Ospizio”, reading teatrale di Giovanni Guarino, evento di apertura del III Festival di Storia Tarantina, realizzato dall’APS Orizzonte Cultura 2.0. A seguire, l’incontro di studi “La Città vecchia, parliamo di Lei”, per riflettere sui temi della rigenerazione urbana in linea con una cultura della sostenibilità, nonché sull’inestimabile valore storico che vive negli ipogei, nei palazzi austeri e solo apparentemente abbandonati, nei vicoli stretti e bui battuti dallo scirocco. Ingresso libero. Info 347.4918826 – orizzontecultura2@gmail.com.

Un’indagine sulla storia presente che permette di cogliere “nel loro farsi” i cambiamenti in atto nella società. Il lavoro restituisce la storia degli anni ‘60/’90 a Taranto attraverso la vita di una famiglia radicata nella Città vecchia. Dallo spaccato familiare prendono visibilità le trasformazioni della città: il sicuro Arsenale militare, la crisi dei Cantieri navali, il miracolo Italsider, lo stravolgimento ambientale ed urbanistico, le lotte operaie, la crisi. Mediante il ritmo incalzante della narrazione percorriamo anni di storia in un racconto vorticoso fra il divertente e il drammatico. Con un unico pensiero di fondo: che il recupero delle radici, di ciò che eravamo, è l’unico strumento per capire ciò che siamo e dove potremo andare.

Dopo aver dedicato le prime due edizioni al Mar Piccolo, al Mar Grande e alle isole Cheradi, il Festival di Storia Tarantina torna per il terzo anno consecutivo, promosso dall’APS Orizzonte Cultura 2.0, in collaborazione con enti, scuole e associazioni, grazie al supporto di vari sponsor. Dal 19 al 21 ottobre, questa edizione del Festival, dal titolo Di vico in postierla, sarà focalizzata sulla Città vecchia, cuore della storia millenaria di Taranto. Durante la “tregiorni” si alterneranno incontri di approfondimento e confronto con gli storici e gli appassionati di storia, ma anche mostre documentarie che racconteranno la storia dei palazzi e delle famiglie che li hanno abitati nel tempo. Si parlerà del risanamento della Città vecchia dai primi progetti fino al piano Blandino degli anni ‘70 del Novecento e della rigenerazione dei luoghi. Non mancheranno visite guidate alla riscoperta di luoghi e storie da valorizzare.

nota bio

Giovanni Guarino. Attore e operatore culturale, responsabile progetti educativi e attività animazione territoriale del Crest, con particolare attenzione alle utenze cosiddette deboli (infanzia, minori a rischio, anziani, detenuti, migranti). Dal 1985 avvia una formazione sulla narrazione teatrale che si nutre nel tempo della complicità e dell’incontro con maestri quali Marco Baliani, Mimmo Cuticchio, Roberto Anglisani, maturando una ricerca originale intorno alla cultura e alle tradizioni di Taranto. Le sue storie si stagliano come quadri d’autore sull’affresco della Storia. Non racconta della Città, ma, di più, ne è la voce. Così, Taranto parla e si rivela attraverso di lui. Dal 2012 cura il laboratorio urbano del Crest, denominato “I neri per strada”, che vuole essere un luogo di partecipazione attiva, con regole di comportamento e di gestione, di sviluppo della fantasia, in grado di contaminare costruttivamente le giovani generazioni verso nuovi possibili modelli di vita consapevole e sostenibile. Per le attività culturali e sociali, lo scorso 9 maggio riceve il Cataldus d’argento 2023, riconoscimento conferitogli da comitato festeggiamenti San Cataldo e Camera di Commercio di Taranto.

 

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