Zio Vanja
L’età del disincanto. Per il cartellone comunale, curato dal Tpp, mercoledì 8 (ore 21) e giovedì 9 gennaio 2014 (ore 18) al teatro Orfeo di Taranto, in via Pitagora 78, va in scena “Zio Vanja” di Anton Cechov, adattamento e regia Marco Bellocchio, con Sergio Rubini e Michele Placido e con Pier Giorgio Bellocchio, Anna Della Rosa, scene e disegno luci Giovanni Carluccio, musiche Carlo Crivelli, costumi Daria Calvelli, produzione Goldenart Production. Biglietti da 30 a 25 euro. Info: 099 4533590 – 366 3473430.
La vicenda si svolge nella tenuta di famiglia che un professore altezzoso e la cui fama è assolutamente al di sotto della sua presunzione accademica (Placido) ha ereditato dalla prima moglie. Qui vive con la seconda moglie, bellissima e desideratissima da tutti gli uomini di casa, con il cognato Vanja (Rubini) che dopo averlo idolatrato ora ha scoperto la sua vacuità intellettuale e lo odia profondamente, con la suocera, con la figlia avuta dalla sorella di Vanja ora deceduta, con un medico di famiglia, con la vecchia balia e con un maggiordomo. La decisione annunciata dal professore di vendere la tenuta per avere i soldi necessari a tornare a vivere in città provoca reazioni fortissime ed eventi a catena, fino ad arrivare al tentato omicidio.
«”Zio Vanja” è uno dei capolavori assoluti del teatro cechoviano in cui si intrecciano monotone conversazioni e banalissime vicende. Ma proprio la ricostruzione minuziosa di atmosfere sospese e vagamente inquietanti, l’indifferenza abulica dei personaggi intorno agli eventi, l’indefinito senso di attesa di una catastrofe incombente rendono questo testo una geniale anticipazione della drammaturgia novecentesca», annota Marco Bellocchio nelle note di regia.