UCCELLI da Aristofane, una produzione di comunità è in arrivo al TaTÀ

Un articolato progetto di comunità che la compagnia Crest realizza
al TaTà con Regione Puglia, Comune e Teatro pubblico pugliese

Taranto costruisce col teatro la società del domani

Si parte il 12 e 13 ottobre con «Uccelli» della Bottega degli Apocrifi

Nello spettacolo, ispirato ad Aristofane, sono coinvolti 100 ragazzi

A seguire i cartelloni per le scuole «Scena dei ragazzi» e «Scena futura»

 

Saranno 100 giovani, tra bambini e adolescenti, ad essere coinvolti con attori e musicisti professionisti nello spettacolo di comunità «Uccelli» tratto dalla commedia di Aristofane che la Bottega degli Apocrifi presenta sabato 12 ottobre (ore 20.30) e domenica 13 ottobre (ore 17.30) all’auditorium TaTà di Taranto al termine di una serie di laboratori realizzati con la compagnia Crest. Un’esperienza di «teatro diffuso» e partecipativo che ha attraversato l’Italia e travalicato le Alpi e che ora arriva a Taranto per coinvolgere direttamente gli abitanti del territorio, segnando contestualmente l’avvio delle attività 2024-2025 della compagnia Crest. Un articolato progetto di promozione, diffusione e appartenenza per la costruzione in città di un teatro e di una società del domani, tra produzioni di comunità, per l’appunto, e spettacoli rivolti alle nuove generazioni. Un progetto comprendente anche le rassegne «Scena dei ragazzi» dedicata alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie (quattordici titoli in programma dal 16 dicembre al 30 aprile) e «Scena futura» riservata agli studenti degli Istituti superiori (sei titoli dall’8 novembre al 20 marzo) che lo storico collettivo teatrale ionico realizza in sinergia con gli assessorati alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Taranto e il Teatro pubblico pugliese.

Lo spettacolo è gratuito con prenotazione obbligatoria al numero 333.2694897 (anche tramite WhatsApp).

La programmazione del Crest rivolta alle nuove generazioni proseguirà, quindi, con i due cartelloni riservati alle scuole.

La «Scena dei ragazzi» include quattordici titoli (tutti in doppia replica) rivolti alle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie con una serie di spettacoli pensati ad hoc per i giovanissimi da compagnie italiane specializzate in questo genere di produzione. Al via il 16 e 17 dicembre con «Sogni. Arlecchino e la bambina dei fiammiferi» della compagnia ravennate Drammatico Vegetale, la rassegna ospiterà alcune delle realtà più importanti della scena nazionale come il bolognese Teatro dell’argine (il 23 e 24 gennaio con «C’era una volta»), la compagnia Fontemaggiore di Perugia (il 3 e 4 febbraio con «Cracrà Punk»), Fondazione Sipario Toscana (il 17 e 18 febbraio con «Briciole di felicità»),  Giallomare Teatro di Empoli (il 10 e 11 marzo con «Trame su misura vol. 1»), il Teatro delle apparizioni di Roma (il 12 e 13 marzo con «Kafka e la bambola viaggiatrice») e La Piccionaia di Vicenza (il 24 e 25 marzo con «Sbum! Yes We Cake»), oltre alle compagnie pugliesi Teatri di Bari, Luna nel Letto, Terramare Teatro, Principio Attivo e, naturalmente, il Crest, che proporrà «Giovannin senza parole» (il 27 e 28 gennaio), «Ultimo round» (l’11 e 12 febbraio) e «Le tragicomiche», coproduzione con i Nuovi Scalzi (il 27 e 28 febbraio).

Tra l’altro, «Ultimo round» il 10 febbraio e «Le tragicomiche» il 25 e 26 febbraio rientreranno in «Scena futura», cartellone pensato per gli studenti degli Istituti Superiori con sei titoli per larga parte dedicati alla nuova drammaturgia. La rassegna si aprirà l’8 novembre con «Nilde Mia», spettacolo firmato per la compagnia «Io ci provo» dalla regista Paola Leone all’interno di un progetto di promozione su diritti della donna pensato come omaggio alla figura di Nilde Iotti, prima donna nella storia dell’Italia repubblicana a diventare presidente della Camera dei deputati. Ci sarà anche un omaggio a Taranto, il 7 febbraio, con la riduzione per la scena di Usine Baug & Fratelli Maniglio del fortunato libro «Ilva Football Club» nel quale gli autori Fulvio Colucci e Lorenzo D’Alò racconta la nascita di una squadra di calcio all’ombra dell’acciaieria più grande d’Europa. In programma, ancora, il 7 marzo «Storia di un no» sul tema della violenza di genere e il 20 marzo «Medea» di Euripide con Valeria Cimaglia nel ruolo di una delle figure più tragiche dell’antica Grecia, simbolo estremo della femminilità negata.

 

L’allestimento di «Uccelli», commedia di Aristofane del 414 a. C. con la quale Stefania Marrone e Cosimo Severo della Bottega degli Apocrifi presentano un’idea di teatro come esercizio collettivo di libertà, rientra nell’iniziativa Un teatro sotto le ciminiere, parte delle sei azioni pilota per il welfare culturale e la valorizzazione dei luoghi di cultura promosse dal dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio della Regione Puglia e dal Teatro Pubblico Pugliese, il Consorzio per le Arti e la Cultura e Polo Arti, Cultura e Turismo della Regione Puglia.

addetto stampa
Francesco Mazzotta
328.6296956

  

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Conferenza stampa: scena futura, produzioni di comunità e spettacoli per ragazzi

Lunedì 7 ottobre, ore 10.30, Salone degli Specchi, Comune di Taranto

Scena futura, produzioni di comunità e spettacoli per ragazzi

Con la compagnia Crest, Taranto costruisce il teatro e la società del domani

Lunedì 7 ottobre, alle ore 10.30, nel Salone degli specchi del Comune di Taranto, la compagnia Crest presenta alla stampa un articolato progetto di promozione, diffusione e partecipazione per la costruzione in città di un teatro e di una società del domani, tra scena futura, produzioni di comunità e spettacoli per ragazzi, progetto che viene realizzato in sinergia tra lo stesso Crest, gli assessorati alla Cultura e all’Istruzione del Comune di Taranto e il Teatro pubblico pugliese.

All’incontro intervengono, l’assessore alla Cultura del Comune di Taranto, Angelica Lussoso, l’assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Taranto, Federica Simili, il consigliere del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, Mattia Giorno, la responsabile della programmazione Teatro Ragazzi del Teatro pubblico pugliese, Adriana Marchitelli, e la presidente del Crest, Clara Cottino.

 

addetto stampa Crest
Francesco Mazzotta
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«Taras Teatro Festival», apertura con Peter Stein

da Giovedì 26 settembre nell'auditorium TaTÀ

Teatro antico a Taranto

Gigante del teatro contemporaneo, Peter Stein è anche noto per essersi dedicato alle tragedie dell’antichità classica. Memorabile la trilogia dell’Orestea rappresentata dal tramonto all’alba ad Ostia antica. E il 26 settembre sarà proprio il regista tedesco protagonista dell’appuntamento inaugurale del Taras Teatro Festival, manifestazione alla seconda edizione che l’attore Massimo Cimaglia, specialista di teatro antico, ha creato per la «sua» Taranto, dove tornerà a crearsi un rapporto osmotico con il Convegno Internazionale di Studi sulla Magna Grecia, in svolgimento negli stessi giorni. Promosso da Terra Magica col sostegno dell’amministrazione comunale, il festival sarà preceduto dal 23 settembre da un corso di alta formazione teatrale e sino al 29 settembre ospiterà nell’auditorium TaTà, in collaborazione con la compagnia Crest, alcuni nomi illustri del teatro classico.

Elena Arvigo è attesa il 27 settembre con il monologo lirico «Elena» con cui il poeta greco Ghiannis Ritsos ribaltò l’immagine della donna icona dell’eterno femminino, mentre il 28 settembre Elisabetta Pozzi, signora del teatro italiano, porterà in scena «Cassandra o dell’inganno» sulla storia dell’inascoltata veggente. Ci sarà anche Maddalena Crippa, altra specialista di rappresentazioni classiche: il 26 settembre l’attrice impreziosirà la conferenza del marito Peter Stein con una serie di inseriti da «Medea». Sarà un’introduzione alla tragedia di Euripide della quale sarà protagonista Valeria Cimaglia il 29 settembre.

Inoltre, dal 27 al 29 settembre il festival comprende altri tre incontri: uno dedicato all’«Atleta di Taranto» e altri grandi sportivi dell’antichità con l’archeologo Francesco D’Andria e il giornalista Giuseppe Mazzarino, un altro sulla pubblicazione «Gli Spartani» di Barbara Gizzi con cui Scorpione Editrice avvia una collana sul teatro antico e l’ultimo dedicato a Eleonora Duse e la scena delle donne con lo scrittore Pierfranco Bruni e l’esperta di società antica Eva Cantarella, invitata a presentare il suo libro «Contro Antigone, o dell’egoismo sociale» edito da Einaudi (29 settembre).

Info 333.2694897.

addetto stampa
Francesco Mazzotta
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Il «Pinocchio» di Burambò un burattino allo specchio

Mercoledì 4 settembre si chiude a Taranto la rassegna del Crest «In CORTILE al TaTÀ»

Nell’arena del TaTÀ di Taranto con Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli

Si chiude la rassegna estiva «In CORTILE al TaTÀ», otto spettacoli «tout public» programmati dal teatro Crest di Taranto nella ristrutturata arena nella sede della compagnia, in via Grazia Deledda, al quartiere Tamburi. L’appuntamento è per mercoledì 4 settembre (ore 19) con «Secondo Pinocchio», spettacolo scritto, diretto e interpretato da Daria Paoletta e Raffaele Scarimboli della celebrata compagnia dauna Burambò

Pinocchio, legato al collo da una catena, ulula al pari di un cane. Alle sue spalle, il burattinaio lo libera ricordandogli che la scena che lo vede braccato dal contadino è stata tolta dal copione. Dal principio si chiarisce quale sarà la cifra dello spettacolo: la finzione è scenicamente dichiarata. Questo permetterà al protagonista di vivere apertamente una relazione giocosa e spontanea con gli animatori.

Pinocchio decide, infatti, di raccontare alcune parti della sua storia e di rappresentarne altre, usando come controfigura una marionetta di legno, che nascerà in una delle prime scene, quando il falegname Geppetto creerà il suo straordinario figliuolo, già dispettoso e pieno di vita. Per andare incontro al babbo, Pinocchio affronterà il mare in tempesta scampando alle fauci del pescecane, per poi approdare naufrago sull’isola delle api industriose, dove incontrerà il suo doppio, con il quale parlerà in segreto, come davanti ad uno specchio.

Presto, gli affanni di Geppetto diventeranno simili a quelli dei due animatori che si ritrovano a inseguire il monello di legno per fargli mille raccomandazioni, puntualmente trasgredite. Ma ci sono anche altri personaggi interpretati dai due animatori, il gatto e la volpe, il guidatore del carro e la fatina che prepara la medicina, creature con le quali, in questa particolare versione, si è scelto di raccontare le vicende più salienti tra le innumerevoli del romanzo originale, utilizzando una serie di espedienti teatrali attraverso i quali le emozioni e i sentimenti della bella storia narrata da Collodi verranno attraversati col fine di farne affiorare non solo gli aspetti realistici, quelli maggiormente capaci di commuovere, ma anche i risvolti più paradossali, che di volta in volta susciteranno negli spettatori un’inevitabile ilarità. Ma per sapere come Pinocchio diventerà un bambino in carne ed ossa, bisogna vederlo questo spettacolo pieno di sorprese, dall’inizio alla fine.

«In CORTILE al TaTÀ» è parte del progetto «Un teatro sotto le ciminiere» avviato dal Crest nell’ambito delle azioni pilota per il welfare culturale e la valorizzazione dei luoghi di cultura promosse da Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio, Teatro Pubblico Pugliese – Consorzio per le Arti e la Cultura e Polo Arti, Cultura e Turismo – P.A.C.T.

Biglietti 3 euro. Info e prenotazione al numero 333.2694897 (anche tramite WhatsApp).

addetto stampa
Francesco Mazzotta
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